Anche il centrocampista rosanero Malaury Martin si adegua alla nuova emergenza coronavirus e lo fa restando a casa, mantenendo le distanze dai propri affetti e come tutti adeguandosi a forza di video-chiamate WhatsApp, il tutto fino al 3 Aprile, per dare il buon esempio.

Questo è ciò che confessa in un’intervista al Giornale di Sicilia:

È una situazione brutta per tutti. L’Italia è in difficoltà e per me è difficile perché la mia famiglia è lontana, questo crea dei problemi. Dobbiamo rimanere forti, però, tutti quanti. Sto su Whatsapp ad ogni ora del giorno per poter vedere i miei figli, prendo inoltre tutte le precauzioni del caso durante gli allenamenti e per il resto della giornata rimango a casa“.

Martin parlava di allenamenti e di precauzioni appunto, perché ancora non era ufficiale la notizia della sospensione, resa nota solo da poche ore eppure l’attenzione del centrocampista rosanero era massima in tal senso, sia per evitare il contagio che per provare a rimanere concentrati sul lavoro:

Dobbiamo rimanere concentrati sull’obiettivo, è chiaro che abbiamo adottato delle misure per evitare che ci sia il rischio di un contagio, ma qui bisogna restare focalizzati sul lavoro. Secondo me, questo è d’aiuto anche per tutti i ragazzi. Venire ad allenarsi, soprattutto per chi come me sta lontano da moglie e figli, rende meno difficile affrontare questo periodo“.

Sul rischio che si torni a giocare d’estate Martin risponde così: “Il campionato dobbiamo finirlo, poi non spetta a noi decidere quando. Dobbiamo restare concentrati e dobbiamo sperare che la situazione migliori. Quando ripartirà il campionato, saremo focalizzati su quello. Sarebbe sbagliato non pensarci, dobbiamo guardare la realtà e con questa situazione non si scherza. Noi continuiamo a lavorare“.

Una lode va alla città di Palermo per come sta affrontando la situazione: “Devo dire di essere felice, perché vedo che la gente ha preso sul serio questa emergenza. La gente resta a casa, solitamente quando ci alleniamo ci sono tante persone ad attenderci, adesso invece non si vede nessuno in giro. Mi auguro che tutti rispettino queste regole”.

Lo stesso non si può dire per come il resto del mondo sta affrontando l’emergenza: “Per il momento, la verità è questa. Hanno visto l’Italia come un caso isolato, in realtà è un problema mondiale e l’hanno preso sotto gamba. Giocare con i tifosi sugli spalti in questo periodo è un pericolo per tutti. Qui si parla di vite umane, non si può scherzare con queste cose“.

In merito allo sketch francese che irrideva l’Italia: “È una cosa imbarazzante, soprattutto considerando come l’Italia sia stata vicina alla Francia nel corso di questi anni, quando il mio Paese è stato colpito dagli attacchi terroristici. Vedere certi personaggi scherzare
su queste cose, con delle persone morte a causa del virus, è stato veramente imbarazzante“.

Un augurio finale:

Il primo augurio è per l’Italia, che possa uscire da questa situazione. Speriamo che il contagio si fermi e che tutto possa tornare alla normalità. Il calcio è la nostra passione, la nostra vita, ma in gioco c’è molto di più“.

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