Una storia piena di sacrifici e rinunce quella di Delfio Calabrese, il bomber camionista che ha collezionato nella sua “carriera” di calciatore ben 700 gol. Però, a causa di una situazione familiare complessa, ha fatto del calcio una passione estemporanea che pur salvandolo nei momenti bui, non lo ha reso forse famoso come i numeri potrebbero testimoniare.

Attualmente, Delfio Calabrese, alla veneranda età di 43 anni sta disputando la sua 25esima stagione calcistica, in Prima Categoria siciliana con la maglia del San Fratello. Ed è primo in classifica del girone C, dopo aver raggiunto anche i quarti della Coppa di Sicilia e trovato il gol per 26 volte.

Una situazione familiare davvero complicata, in cui si è fatta sentire l’assenza di una figura paterna, lo hanno costretto a lavorare sin da piccolo all’età di 12 anni come muratore. Ai 18, una volta presa la patente, Delfio ha iniziato il lavoro da camionista, quello che attualmente gli consente di poter portare avanti la famiglia. A Repubblica, afferma che è un lavoro fatto con dignità, onestà e orgoglio. Dei valori trasmessi ai propri figli.

Il richiamo del calcio è stato davvero forte, un qualcosa a cui Delfio non ha saputo resistere. Una valvola di sfogo, che per un attimo oscurava i problemi della famiglia. Cresciuto in fretta per il fatto che è il primo dei tre fratelli, è ripartito dal San Fratello, in Prima Categoria.

Molte però sono state le squadre in cui ha militato il bomber camionista come Sant’Agata, Tiger Brolo, Torrenovese, Castelbuono, Cefalù. Oltre 900 partite e ben 700 gol, a testimonianza che forse qualche rimpianto davvero esiste. Quello di trascorrere una vita e una carriera diversa, più “normale”. Ma Delfio si diverte come un ragazzino, cercando allo stesso tempo di essere un esempio per i compagni, non solo dentro al campo.

Perché è proprio questo quello che rappresenta Delfio Calabrese per tutti, un esempio di vita. Una routine piena di sacrificio: sveglia alle 4 per guidare il camion. La sera al campo, senza perdere un allenamento. E i risultati ottenuti confermano la sua forza di volontà.

In una questa lunga carriera, vasto è anche il capitolo ricordi, ecco quello a cui Calabrese è più affezionato: la salvezza col San Fratello. Una figura multiruolo: calciatore, capitano, allenatore, direttore sportivo, custode, magazziniere e presidente. Tutto per non far morire la società, in difficoltà come tante realtà dilettantistiche.

Adesso, il sogno di Delfio Calabrese è quello di poter togliere tanti bambini dalla strada in una realtà difficile come quella di San Fratello e di permettere ai suoi figli di sognare, di dare loro ciò che lui non ha avuto, di non deluderli, dato che per loro, il loro papà è un campione.

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