Una giornata piena di contraddizioni, quella di ieri. Da un presunto sgubbo ( ci siamo capiti) sui biglietti alla conferma che uno dei carnefici del glorioso vecchio Palermo sarà in città a fine marzo. Spieghiamo.
Su face book è circolata una foto dove si evidenziava che qualcuno ha preso il biglietto per Licata a 11 euro e lo ha rivednduto a 20.
Vogliamo pensare che sia solo un fatto isolato di un tifoso che sperava di andare ma non ha potuto farlo ed abbia voluto fare una biricchinata , uno scherzetto, rivendendolo a 20 euro. Un fatto isolato insomma. Vogliamo pensare questo perché il mestiere di tifoso è amore, passione e non certo voglia di approfittare delle passioni di altri. Per questo non abbiamo dato molto peso. Prima contraddizione: il tifoso ama non inganna.
Un peso diverso invece va dato alla maligna presenza di Lucchesi a Palermo, a fine marzo. E lì nasce una colossale contraddizione tutta nostra: a Palermo si organizza una conferenza sul calcio e si invita a parlare chi ha contribuito a uccidere il calcio a Palermo. Bellissimo. Roba da teatro dell’assurdo. Così come leggere che il ricavato della manifestazione sarà devoluto all’Oratorio Salesiano Santa Chiara di Palermo.
Allora è tutto chiaro, abbiamo capito. Forse la presenza di Lucchesi si spega proprio così. Sarà lui il maggiore donatore in questa beneficenza, probabilmente darà in beneficenza parte dello stipendio preso al Palermo in un momento di grandissime difficoltà economiche e quando la società era porta con porta con il cimitero. Sarà così, Lucchesi, pentito, restituirà qualche migliaio di euro. Altrimenti non si spiega , logicamente, la sua presenza.
O meglio, forse si. Si può solo spiegare con l’enorme clamore che desterà il suo ritorno a Palermo.
Un biglietto da visita vincente per la conferenza. Uno spot esplosivo.
Insomma Lucchesi utilizzato come una marionetta per fare pubblicità…come Calimero, pulcino nero.
Poi alla fine, magari, neanche verrà. Glielo auguriamo …
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