Non ci voleva la trasferta di ieri per capire che in fondo, comanda sempre il risultato. Come è bello il calcio quando la buona sorte ti accompagna allo scadere di una partita difficile e quel pallone che non entra per centimetri con il portiere battuto. Come è bello che il tifoso alla fine può gridare “Chi se ne frega, abbiamo vinto”.

In fondo cosa è il calcio se non un pallone che rotola e che deve entrare in porta una volta di più rispetto a quanto non faccia il tuo avversario? Poi i gradini successivi potrebbero parlare di bel gioco o di spettacolo puro, ma quella è un’altra sfumatura di un sport che già è meraviglioso così, nella sua semplicità. Quel tiro che al 93′ poteva entrare e che invece per buona sorte ha fatto soltanto la “barba” al palo sottolinea in fondo che basta il risultato per essere felici, il resto è un dettaglio.

Quella proposta limpida dei tifosi, che in fondo volevano soltanto vedere un po’ di calcio, è stata accolta, perchè il Palermo ieri ha fatto vedere qualcosa in più: un dominio territoriale a tratti, un ritmo alla partita, un’intensità che ha prodotto occasioni che potevano consentire ai rosanero di chiudere prima la partita. La cosa strana è che nessuno parla di questo miglioramento perchè quell’occasione sul finale di gara capitata ai padroni di casa ha fatto passare in cavalleria l’aspetto del “bel gioco” e ha messo in rilievo quello del risultato, che “docet”, insegna, comanda, guida, ancora una volta.

Premettiamo che il bel gioco, come forse il tifoso medio lo intende, non esiste in questa categoria, per il semplice fatto che non esiste in serie C e non esiste neanche in B, dove alcune partite farebbero venire la voglia di soffocarsi figuriamoci in una categoria di dilettanti!.
Quindi eliminando il “guardiolismo” e anche il “sarrismo” resterebbe la richiesta di un gioco più pulito, di un gioco, semplicemente. Scusate ma adesso che questo arriva, come mai si pensa solo al risultato? Ma perchè nessuno dice che il Palermo ieri ha fatto qualcosa in più? Perchè nessuno elogia il ritmo che i rosanero hanno dato alla partita? Da adesso forse  conta solo il risultato? Manca la coerenza, questa è la verità.

Ora che siamo a 13 giornate dalla fine, adesso che forse il palermitano ha capito che questo campionato si deve vincere e basta e che sopratutto, non ci può essere una progressione nel gioco (se non in minimi termini), il risultato diventerà l’esempio, il punto di riferimento per continuare e sopratutto vincere questo campionato.

Insomma nella pasta al forno ci va il ragù, poi se la brava donna di casa vuole aggiungere uova e piselli, faccia pure, ma questi sono dettagli. Se il Palermo vuole fare il bel gioco, lo faccia pure, ma se poi entra quel tiro al 93′?

Con affetto, Manuele Nasca.

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