Doveva essere una soluzione tampone per la squadra messinese del presidente Rocco Arena ed invece si è rivelata una scelta vincente: confermare sulla panchina il vice Ernesto Gabriele, l’uomo sullo sfondo per ben 11 partite, sta dando i suoi frutti e sicuramente la sfida con il suo ex primo allenatore Costantino, Gabriele l’ha sicuramente vinta.
Lo dicono i numeri e le statistiche, come riporta la Gazzetta dello Sport, che da sempre sono un quadro inappellabile a cui fare riferimento, nessun altro tecnico del girone I può vantare la sua media punti: 2,38, frutto di 19 punti messi nel cassetto in 8 sfide.
E’ una media superiore addirittura a quella del tecnico a capo della squadra capolista del girone, ovvero Rosario Pergolizzi la quale media è pari a 2,36 , ma devastante è il confronto con il suo ex capo allenatore e predecessore, Massimo Costantino (1,27).
E’ una squadra che convince, e soprattutto che viaggia anche ad una media punti superiore alle squadre in testa alla classifica, forse anche merito della grinta dell’allenatore:
“Io resto per 95’ in piedi come fossi in campo con la squadra, combatto con loro“.
Una squadra che ha cambiato pelle nel corso della stagione e da un’inizio spumeggiante adesso è più squadra, più concreta, determinata a conquistare sul campo la vittoria e i tre punti.
Cambiando sponda invece entriamo in un serio clima di emergenza, per il terzo anno consecutivo l’Acr Messina delude, e allontana sempre di più i suoi tifosi, che anche nelle precedenti annate erano stati deludenti erano stati vicini al club giallorosso.
Tre sconfitte consecutive, a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, che hanno generato un sisma societario e che rischiano di sbriciolare troppo presto l’obiettivo playoff.
Inoltre, il mercato di riparazione, al momento, viene considerato troppo al di sotto delle aspirazioni sbandierate e ribadite in più occasioni dalla famiglia Sciotto. Forse la frattura tra società e tifosi stavolta è definitiva.
