Il calcio giovanile si macchia di un bruttissimo episodio: durante la partita valida per la categoria “Allievi Regionali” tra la storica società palermitana “Panormus” e il Monreale, un giocatore degli ospiti, secondo quanto raccontato alla nostra redazione, ha sputato al tecnico dei locali Luca Russotto.

Lo sputo è avvenuto negli spogliatoi concessi proprio ai giocatori del Monreale. Russotto si trovava li, semplicemente per chiedere ai biancoazzurri di non sbattere i pugni contro muri e vetri, un richiamo evidentemente poco gradito da qualche ragazzo che ha pensato bene di reagire con un gesto deplorevole.

Sempre secondo quanto raccontato alla nostra redazione, il gestaccio sarebbe stato accompagnato da un : “chisto è per…” frase seguita dal nome di un tecnico che avrebbe allenato in passato la Panormus e che ora si trova proprio tesserato per il Monreale. Insomma, quasi come se fosse una vendetta, per chissà quale ragione.

Per la cronaca è bene evidenziare che la società del Monreale ha già emesso nella serata di ieri un comunicato nel quale smentiva quanto accaduto, ma con l’impegno di indagare e punire qualora tutto ciò venisse effettivamente appurato.

Il mondo del calcio palermitano comunque, non ha certo fatto mancare il suo appoggio al mister della società della famiglia Sanfratello. Sono stati centinaia i messaggi di solidarietà e di condanna per un gesto che non può e non deve essere accettato o sottovalutato.

Purtroppo sui social sono apparsi, incredibilmente, dei commenti di giustificazione per lo sputo del ragazzo. Ne riportiamo un paio: “Va detto che il mister Russotto della Panormus ha passato tutta la partita a protestare venendo pure ammonito dall’arbitro” come se questo giustificasse un simile affronto. Oppure: “Lui non doveva andare nello spogliatoio del Monreale”.

L’allenatore giallorosso ieri in un sincero sfogo postpartita, attraverso un post su Facebook aveva ammesso di voler mollare il calcio non riconoscendosi più in determinati atteggiamenti, che fanno emergere una totale mancanza di valori primari. Tuttavia parenti, colleghi, ex allievi e amici stanno invitando lo stesso Russotto a non lasciare, perchè non la si può dar vinta alla maleducazione e all’esasperazione quando si tratta di sport, specialmente giovanile.

Per la cronaca, conunichiamo ai lettori che domani avremo il piacere di avere delle dichiarazioni in esclusiva proprio da Russotto che gentilmente ci fornirà in esclusiva la sua versione dei fatti.

 

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