Palermo

Dario Mirri “La casa rosa entro il 2020”.
Il patron parla di stadio e campi d’allenamento: “Se non trovo un terreno in città andrò fuori”

Un messaggio all’amministrazione comunale «perché prevenire è meglio che curare » .
Inizia così l’articolo di Valerio Tripio su Repubblica, oggi in edicola, che analizza le parole del presidente Mirri a margine della presentazione del nuovo sponsor di maglia rosanero, l’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili.

Il marchio si collocherà nello spazio sopra il numero stampato sulle maglie della squadra.
Una sponsorizzazione che non vuole essere finalizzata a fini commerciale ma che potrebbe rivelarsi un partner etico di sviluppo su stadio e centro sportivo.

E proprio sulle difficoltà burocratiche legate alla realizzazione dei campi di allenamento o di restaurazione del Barbera, il presidente rosanero si è espresso a fine cerimonia:

“..quando parlo di problemi burocratici lo faccio perché prevenire è meglio che curare. Sono sicuro che l’amministrazione voglia consentire uno sviluppo alla squadra attraverso il centro sportivo, che è la prima risorsa per una squadra di calcio, e poi un domani anche per l’ammodernamento dello stadio. Ci sono stati più incontri per il centro sportivo: le difficoltà ci sono, ma come dico sempre se c’è un problema c’è anche una soluzione. Il mio sogno è quello di trovare un terreno a Palermo. Se non ci dovessimo riuscire saremmo costretti ad andare fuori città..Riconosco che non sia facile trovare in città un terreno da cinque o sei ettari con destinazione d’uso per impianti sportivi. Per questo con l’amministrazione comunale e regionale stiamo studiando delle soluzioni..Sarebbe presuntuoso da parte mia dettare dei tempi, è chiaro però che entro il 2020 mi piacerebbe che la squadra smettesse di andare in giro affittando campi come se fosse un gruppo di amici che cerca un campo di calcetto..Per un club che vuole diventare una squadra di professionisti, se non ha un luogo dove allenarsi per migliorare, credo che sia impossibile raggiungere certi livelli. Il mio sogno è entro il 2020 avere almeno due campi dove la prima squadra e la più grande fra le giovanili possano allenarsi e costruire talenti”.
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