Dopo il deludente pari di Palmi, il Palermo si prepara ad affrontare un agguerritissimo ACR Messina reduce da un doppio successo consecutivo dopo il cambio in panchina.

Con Marco Capuano, giornalista della Gazzetta del Sud, abbiamo analizzato il momento esaltante che sta vivendo la squadra messinese in vista di un derby che si preannuncia molto caldo:
C’è più entusiasmo in queste ultime due settimane – ha confermato Capuano – Zeman ha portato una nuova mentalità vincente, la squadra adesso è più organizzata e più offensiva. Se la prima gara contro il Corigliano non può fare testo, perché la squadra calabra ha un po’ mollato le redini, la seconda partita contro il Biancavilla è stata decisamente più indicativa dei progressi fatti. Si è visto un bel Messina, la squadra ha corso, ha lottato ed ha attaccato in continuazione. Sembrava proprio una squadra di Zeman padre. Il Biancavilla è una bella realtà di questo campionato, eppure l’ACR ha disputato la migliore gara della stagione ed un primo tempo davvero eccezionale.”

Merito di Karel Zeman?
“Zeman ha cambiato la metodologia d’allenamento. Li fa faticare molto, in campo già si vedono i primi schemi e le nuove geometrie di gioco. A questi livelli basta poco per cambiare una squadra e metterla meglio in campo, non stiamo parlando di serie A o serie B, c’è un livello più basso e già domenica abbiamo visto notevoli progressi.”

Che partita ti aspetti?
“Sarà una gara aperta, dove può succedere di tutto e può finire in qualsiasi modo. Ritengo normale che il Palermo accusi un calo fisiologico dopo aver vinto 10 partite consecutive, la prima sconfitta doveva arrivare e vincere su tutti i campi non è facile. La Palmese domenica scorsa ha fatto la partita della vita, lottando su ogni pallone e chiudendosi dietro. Questo Messina sta bene in salute, sia fisicamente che mentalmente, arriva al Barbera con 2 vittorie consecutive importanti e un buon seguito di tifosi che  spingerà la squadra. E’ una partita da tripla. Certo ci saranno i 15.000 tifosi rosanero ed un signor Palermo da affrontare, ma in queste gare non si ha nulla da perdere, perché se si deve dimostrare qualcosa, questo è il momento giusto per farlo.”

L’ assenza importante di Crivello potrebbe favorire l’ACR Messina?
“Sicuramente si, il Messina gioca molto forte dal centrocampo in su, se non si aggredisce, aggredisce e riesce a creare tante occasioni da gol, i giocatori adesso corrono di più e sono più liberi mentalmente. Il tridente d’attacco non è male, c’è Coralli che ha fatto la serie B, Crucitti, che lo scorso anno ha fatto 21 gol ed Orlando che è un 2001, ma che per me è uno degli migliori della categoria. Il centrocampo è un pò debole, mentre è decisamente migliorata la difesa dopo che Zeman ha spostato al centro Bruno ed Ungaro.”

Gara particolare per Giovanni Ricciardo, fischiato dai tifosi messinesi. Perché c’è tanto astio nei suoi confronti?
“C’era stata una trattativa in estate con l’FC Messina e un contatto con l’ACR, ma Ricciardo appena ha sentito Palermo non ha avuto dubbi ed ha scelto immediatamente la squadra rosanero. Questo i tifosi non glielo perdoneranno mai, perché pensano che invece di terminare la carriera nella sua città ha preferito il blasone.”

Palermo e Messina è un derby ancora sentito?
“Ritengo di si, anche se per i messinesi il derby con la D maiuscola è quello con la Reggina. Quelli contro il Palermo ed il Catania però qui li ricordiamo tutti molto bene, in serie A ed in serie B hanno fatto la storia del calcio siciliano. Sarà bello rivedere una partita di così tanto prestigio. Credo che saranno tanti i tifosi che verranno al Barbera per rivivere una domenica diversa rispetto a tutte le altre, in uno stadio ed in una città importante, contro una tifoseria importante. Sarà come tornare indietro nel tempo, nonostante purtroppo siamo in serie D.”

Come mai a Messina ci sono due squadre di calcio?
“Si sperava in un’unione che purtroppo non c’è stata, con la divisione non si rinasce e secondo me bisognava fare qualcosa per evitare tale situazione. Da messinese mi auguro che l’ambiente possa tornare ad essere unito, purtroppo adesso non è così, ci sono due realtà che viaggiano su due binari paralleli. Ma per costruire qualcosa di importante ci vuole invece una grossa società ed un ambiente unito. La strada del rilancio è ancora lunga. Dopo i Franza è mancato un imprenditore con grandi potenzialità economiche, ma anche la pazienza di portare avanti un programma serio, importante e lungimirante, come sta accadendo adesso a Reggio Calabria. Mi auguro che nei prossimi mesi si possa costruire qualcosa di importante anche qui.”

Domenica scorsa a Palmi ed a Messina abbiamo assistito al alcuni episodi spiacevoli. Perché non si riesce ad arginare la violenza negli stadi?
“Quello che è successo a Palmi è veramente anomalo. Dispiace perché vorremmo vedere un calcio più maturo sugli spalti. In questa categoria poi ci sono meno forze dell’Ordine, per cui i violenti possono fare quello che vogliono. Lo striscione che alcuni tifosi hanno esposto domenica contro di me mi ha riempito di amarezza, faccio il giornalista e quando faccio il mio lavoro non parteggio per nessuno. Per me la verità viene sempre prima di ogni cosa, anche di fronte al fatto che posso risultare antipatico alla Piazza. Tutti vorremmo avere un Messina più competitivo e vincente e quando le nostre squadre vincono anche noi giornalisti siamo più contenti.”

Come finirà il derby?
“1 a 1, con la speranza che sia una bella partita, giocata a viso aperto e che non ci sia nessun episodio di violenza. Spero che i tifosi offrano uno spettacolo di sport ed una bella immagine della nostra Sicilia.”

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