Dicembre si avvicina e come spesso accade in Serie D, le società mutano. Il mese natalizio è sempre preludio di avvenimenti turbolenti in categoria dilettante e non fa’ eccezione il Marsala. Come già abbiamo visto per diverse società come il Corigliano per citarne una, la sostenibilità per delle piccole realtà non è affatto semplice.

Meno gravi apparentemente sono i problemi dei marsalesi, che devono fare i conti con le dimissioni abbastanza curiose di Calaiò. Il direttore infatti, intervistato a Trm non ha nascosto che la scelta è dovuta in primis a una questione economica: “Mi dispiace intanto che la società non abbia pubblicato le mie dimissioni, era corretto che fossero loro a ufficializzare il tutto”.

“I motivi sostanzialmente li sintetizzo in due: il primo è la sostenibilità economica. Il mio contributo l’anno scorso è stato praticamente gratuito, quest’anno non potevo più permetterlo. Il presidente mi aveva detto che sarebbe proseguito tutto da dipendente a tutti gli effetti, ma non essendo così non posso più sostenerlo. La società non riesce ad essere regolare in queste cose, come avviene spesso in D e in C. Poi avrei voluto più chiarezza nella programmazione”.

“Già l’anno scorso eravamo arrivati corti al pagamento degli stipendi, ma non dico che è solo colpa di Cottone. Siamo ripartiti con giovani, visto il budget ridotto. Il gruppo ha pochi elementi di esperienza, l’allenatore ha dimostrato molta disponibilità e tutto ciò doveva tranquillizzare la società e a sua volta permettere a noi di stare sereni, ma non è accaduto”.

“Io sono abituato a fare le cose in maniera trasparente. Avrei voluto più chiarezza, che ci si riunisse per capire se si poteva o meno andare avanti in questo modo. Ringrazio comunque il gruppo per la disponibilità che mi ha dimostrato. Ho sempre difeso le scelte mie e del tecnico perchè ne conoscevo il valore”.

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