Palermo’s Andrea Rispoli during the Serie B match between US Citta di Palermo and Novara Calcio at Stadio Renzo Barbera on October, 21, 2017 in Palermo, Italy.Mike Palazzotto

Forse Andrea Rispoli ha rappresentato uno dei simboli, dei cardini di un Palermo che stentava a decollare, un Palermo forte che quando doveva fare il balzo decisivo, si scioglieva come neve al sole.

Preludio o no di quanto sarebbe accaduto, era una squadra del “non abbastanza“. Campioni d’inverno per due anni consecutivi in serie B, alla ricerca di una tanto agognata promozione strappata per ben due volte in due modi e con due epiloghi totalmente diversi.

Oggi compie gli anni, uno dei maggiori rappresentanti del vecchio Palermo. Andrea Rispoli nasce infatti a Cava dei Tirreni il 29 settembre del 1988.

Da tutti chiamato “la Ruspa” per quelle volate sulla fascia, tutti lo ricordiamo come un grande lottatore, che nell’anno della retrocessione in B è stato uno dei migliori terzini di tutta la serie A con lo score di circa 6 gol. Molti lo hanno definito un leader indiscusso di quel Palermo che doveva a tutti costi dimostrare la sua forza in un campionato che stava fin troppo stretto ai rosanero.

Eppure Andrea Rispoli ha alternato momenti di grande forma fisica ad attimi di calo impressionante. Forse ciò che più ha irritato i tifosi è quell’incertezza: “Resto, vado via, sì no, forse“. Così ad ogni sessione di calciomercato, salvo poi decidere di restare fino al tracollo definitivo della vecchia U.S città di Palermo.

Andrea Rispoli però a Palermo ha inciso eccome, forse non lo ricorderemo come un grande campione ma come quel ragazzo che ha sempre dato tutto in campo, senza spendere mai una parola fuori posto nei confronti della tifoseria, non sempre generosa nei suoi confronti.

A Palermo, Rispoli ha trovato l’amore e non solo, ha ritrovato la consapevolezza di essere un buon giocatore, che può dare ancora molto a livello sportivo. Le strade del Palermo e di Rispoli si sono divise, forse nel modo peggiore, ma certi giocatori forse avrebbero meritato un GRAZIE, perché forse in un contesto così complesso, molti avrebbero abbandonato la nave molto prima che questa affondasse.

Buon compleanno Andrea, mentre correrai su quella fascia, qualche tifoso rosanero magari accendendo la tv casualmente sorriderà, come fa ogni volta che un ex-rosanero abbandona il nido verso luoghi migliori.

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