I criteri di valutazione positiva del bando coincidono con il piano del palermitano.
Il «Viperetta» deve vendere la Samp per sperare.

Il nuovo Palermo ripartirà in meno di due settimane, dalla Serie D.

Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, che effettua una valutazione di quelle che sono le posizioni dei soggetti interessati alla nascita del nuovo Palermo, partendo dai paletti e dalle indicazioni fornite ieri dal sindaco.
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Il bando del comune sembra proprio ben sposarsi con quella che è stata finora la proposta di Mirri soprattutto per quanto riguarda l’esclusività della società e la possibilità del cosiddetto azionariato popolare. Due paletti che sembrerebbero in questo momento escludere Ferrero, alle prese con la cessione della Sampdoria e da sempre piuttosto restio alla formula dell’azionariato popolare, sebbene questo non dovrebbe avere un ruolo di governance ma soltanto di controllo.

Anche per quanto riguarda la possibilità di utilizzazione del Barbera, Mirri non ha mai escluso la possibilità di mettere a disposizione l’impianto anche ad altre realtà calcistiche o di creare una sinergia con altre società del territorio come ad esempio la Parmonval ed il Cus. Il bando potrebbe creare qualche impedimento anche ai cinesi, poco propensi a ingerenze dettate da”azionariato popolare.

Dragotto ieri si è defilato (ma non si può escludere una sua collaborazione con la nuova società), ma resta in piedi un’altra cordata palermitana che intende presentare la propria proposta al sindaco.
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Ed in chiusura di articolo Giardina svela una novità. Dagli Stati uniti, non si ferma l’interesse di Tony Di Piazza (possibile una sua collaborazione con Mirri?), ma ci sarebbe anche un altro soggetto che ha degli agganci a Palermo, pronto a presentare la sua manifestazione di interesse.
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2 Commenti

  1. In pratica questo Bando è tagliato su misura per Mirri, si cerca in tutti i modi di escludere l’ingresso di imprenditori da fuori.
    Praticamente il Palermo il prossimo anno con Mirri sarà una delle squadre ma non la favorita, in serie C poi evitare i play out sarà il vero obiettivo, sinceramente non condivido i paletti prodotti e di cui è orgoglioso il Sindaco

    • Effettivamente sono perplesso anch’io, aldilà dell’aspetto “romantico” della vicenda, volendo essere freddi e razionali se le cose dovessero andare così ci sarà ben poco da sperare per il futuro. Mirri è sicuramente un cuore rosanero, ma, diciamolo francamente, non ha assolutamente la forza economica per riportarci in alto, ai livelli (almeno) della prima era zampariniana, al limite sarebbe auspicabile una partnership con Tony Di Piazza magari… Spero che il Sindaco Orlando non faccia una scelta solo dettata dal cuore e dall’emozione, ma scelga con la testa… Speriamo bene!

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