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Palermo e Padova, un gemellaggio lungo 35 anni che resiste nel tempo nonostante la diversità di cultura e di tradizioni fra le due città e le vicissitudine societarie di entrambi i club. Le due squadre torneranno ad affrontarsi al Barbera nel giorno di Pasquetta; in campo non ci sarà spazio per nessun ramoscello di ulivo, l’obiettivo per entrambe sarà quello di vincere.

Ma nessun risultato in campo riuscirà a scalfire la salda amicizia fra le due tifoserie. Ne è certo Alessio Natroni padovano doc e tifoso biancoscudato, abbonato della mitica Tribuna fattori di Padova:
“Secondo me non c’è nessun rischio, anche all’andata ha vinto il Palermo e non c’è stato nessun casino, anzi c’è stata una festa dopo, un terzo tempo incredibile. Conosco bene come è nato il gemellaggio, quando 4 anni fa il Padova era in serie B giravano notizie di questa amicizia sui social e così mi sono interessato per saperne di più. Ho cominciato a frequentare la “Curva Nord 12” del Palermo ed a seguire qualche trasferta dei rosanero insieme a loro. Sono anche sceso giù due anni fa in occasione di Palermo-Roma.”

Il gemellaggio fra le due tifoserie risale ai primi anni 80, quando cinque tifosi biancoscudati, in vacanza a Palermo, conoscono e stringono amicizia con alcuni ultras rosanero appartenenti ai Commandos Aquile. Il settentrione che abbraccia il meridione, a dispetto di tutti gli stereotipi che vedono il nord ed il sud eterni rivali:
“Frequento entrambe le tifoserie, penso che basti poco a costruire una bella amicizia. Credo che in comune ci sia l’amore viscerale per la nostra città, il senso di appartenenza. C’è una canzone che dice ” Ma quando torno a Padova, me sento a casa mia”. Io che sono nato a Padova, sinceramente, quando sono in giro lo sento questo amore per la mia città. La tifoseria di Palermo ha un attaccamento alla maglia uguale al nostro, ho visto come la “Curva Nord 12” segue dappertutto la squadra, anche gli Ultras del Padova fanno tutte le trasferte, noi non molliamo mai, ci crediamo sempre.”

All’andata finì 3 ad 1 per il Palermo, ma a rendere preziosa la giornata fu la grande festa fra le due tifoserie prima e dopo la gara:
“Comunque sia è la partita! Ma è più una festa sia il pre, ma soprattutto il post-gara. Anche se ha vinto il Palermo, il bello è venuto dopo, siamo rimasti tutti insieme, a chiacchierare ed a scambiarci promesse di ritrovarci ancora, magari di scendere a Palermo. Non ricordo se in questa occasione hanno portato qualcosa da giù, ma ricordo bene che per Sassuolo-Palermo, di due anni fa, portarono una cassata siciliana. Noi padovani seguiamo la vostra squadra quando gioca al Nord. Sono stato a Venezia ed a Verona, ma anche ad Empoli e Firenze, quando il Palermo era in serie A.”

Mancano 6 giornate alla fine del campionato, un rush finale di fuoco attende Palermo e Padova. Lunedì sera, un passo falso di una delle due squadre potrebbe compromettere le speranze di promozione o di salvezza:
“Il Padova non ha perso la serie B adesso, da tifoso che ha visto tutte le partite posso dire con obiettività che si è persa da tempo. Un vero peccato! Penso che si sia pagata l’inesperienza di una società giovane, che esiste da tre anni, che sta pagando il primo anno in serie B. La verità sta sicuramente dentro lo spogliatoio, ci sono molte cose che noi tifosi non sapremo mai.”

La classifica non sorride al Padova, Alessio Natroni però ci crede ancora:
“Bisogna crederci! Per assurdo non siamo lontano dai play off, siamo distanti dal Livorno solo 5 punti. E’ necessario che la squadra metta più cattiveria in campo, oltre a creare occasione da gol bisogna anche saperli realizzare. Contro il Cosenza il Padova ha sprecato moltissime occasioni davvero incredibili. Lunedì mi aspetto una bella partita, oltre alla festa che ci deve essere. Io mi auguro che ci sia una grande festa, prima e dopo. E che vinca il migliore.”

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