L ’ingaggio del norvegese diventa un «giallo»
Va in onda il mistero Gunnarsson
Il padre: contratto firmato. Nessuna traccia in Lega e per Foschi è in prova
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Approfondimento di Benedetto Giardina sul calciatore norvegese e la sua posizione contrattutale che rischia di aprire una nuova spaccatura fra i vertici societari.
Sia Foschi che Stellone in conferenza, hanno fortemente affermato che Gunnarsson è un giocatore che stanno valutando e che avrebbero continuato a farlo anche dopo la gara di Cremona. Ma il presidente Richardson ed il suo collaboratore Holdsworth hanno agito diversamente.
“«Niklas ha firmato un contratto di un anno e mezzo», ma in Lega non c’è alcuna traccia.. il presidente comunica l’ingaggio di un giocatore senza che il contratto venga depositato…. Foschi considera il terzino norvegese un giocatore in prova, anzi, aspetta che la nuova proprietà gli metta a disposizione un budget per il mercato … Stellone in conferenza stampa precisò la situazione: il giocatore è in prova e lo sarebbe stato anche al rientro da Cremona…a quanto riferito dal padre-agente Geson: «Sono contentissimo di poter dire che mio figlio Niklas ha firmato per il Palermo e spero che possa aiutarli a raggiungere la promozione in Serie A». Parole di chi non mette in dubbio il buon esito dell’operazione, tanto da voler «fare un grosso ringraziamento al presidente Richardson e al Palermo», che però non ha ancora depositato in Lega il contratto firmato da suo figlio. … Stellone:«Non posso prendere un altro terzino se tra venti giorni tornano Aleesami e Mazzotta».
Richardson non è stato di questo avviso e ha scavalcato Foschi, sebbene i suoi piani per il mercato prevedessero ben altro. Con un piccolo problema di fondo: ad oggi, in società, non sono arrivati i soldi annunciati. … di quel contratto fino a giugno 2021 non c’è alcuna traccia in Lega e con tre giorni alla fine del mercato invernale il rischio è quello di aver ingaggiato
un giocatore senza convalidarne il tesseramento“.
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