Oggi è il giorno di Halloween giornata che fa della paura la sua caratteristica principale, ma nel nucleo rosanero (società, giocatori e tifosi) oggi sicuramente il clima non è tetro. 

 

Ieri allo stadio Sandro Cabassi di Carpi si è giocato il match valido per la decima giornata di serie BKT tra Carpi e Palermo, dal quale ne è uscito vincitore il club siciliano con il risultato netto di 0-3. Prestazione quadrata e con poche sbavature, l’unico momento di perdizione è stato al primo tempo dopo il gol del vantaggio dove troppi palloni banali regalati agli emiliani hanno concesso loro buone occasioni, spesso sprecate. Secondo tempo di supremazia schiacciante da parte dei rosanero, dovuto anche all’espulsione ingenua per somma di gialli avvenuta allo scadere del primo tempo per l’esterno in maglia bianca Pezzi.
Per molti ieri si è visto il Palermo migliore di questa stagione e probabilmente per grandi tratti del match è la verità, ma bisogna analizzare anche l’avversario che di certo ha dimostrato in campo il perché è il fanalino di coda di questo campionato e ha sottolineato il divario tecnico tra le due rose. Stellone si conferma la prima forza di questo Palermo, raccogliendo 10 punti sui 12 a disposizione e oltre a questo dimostra che il Palermo nonostante il rodaggio dei giocatori e i cambi di assetto in campo è capace di imporsi su qualsiasi avversario.

Struna si conferma in forma, Jajalo padrone del centrocampo, Pomini ritrova un posto dal primo minuto, Falletti fa vedere la sua classe, Nestorovski sempre di più un lusso per la B ma soprattutto Moreo calciatore a tuttotondo e probabilmente migliore in campo. Arrivato dopo la buona esperienza a Venezia aveva lasciato tutti con la sensazione che non sarebbe mai esploso e che avrebbe montato la tenda in panchina, ma in questa stagione sembra aver ritrovato nuova linfa e sta dimostrando sempre di più, acquisendo fiducia da parte di allenatore e tifosi ma soprattutto in se stesso. L’accoppiata Stellone-Moreo sembra rivelarsi una mossa vincente, il numero 9 fa tutto in campo: ripiega in difesa, cerca sempre l’appoggio verso i compagni, gioca davanti e dietro la linea difensiva, lotta su tutti i palloni e si propone sempre per dare alternative in più ai compagni. L’unica cosa che manca alla sua prestazione di ieri è il gol, ma di certo non penalizza la sua valutazione che sfiora la perfezione. Ora sarà sempre più difficile per i rosanero trovare un 11 titolare con sicurezza ma di certo Moreo non si farà da parte.

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