Palermo

”Muro”; fino a pochi giorni fa, ci saremmo permessi di chiamare così la retroguardia rosanero visti i risultati e le statistiche straordinarie. Il 2019 non è cominciato col sorriso, la sconfitta interna contro i granata della Salernitana brucia ancora e, se il successo parte dalla difesa, allora bisogna stare attenti alla seconda parte del campionato. La retroguardia rosanero è decimata e Roberto Stellone sta vivendo forse, il periodo più difficile da quando guida i siciliani; gli infortuni sono tanti e il mercato non fa trasparire grandi novità: Rajkovic lavora separatamente e ha cominciato da pochi giorni un lavoro di riabilitazione, dopo il suo infortunio muscolare; Mazzotta è ancora indisponibile, e, come se l’infermeria non fosse già piena, si è aggiunto in queste ore anche l’infortunio a Roberto Pirrello. Per il giovane ”fatto in casa” una lesione al bicipite femorale della coscia destra, un infortunio, questo, i cui tempi di recupero sono ancora incerti. L’infermeria non aiuta, ma l’altro fronte, quello del mercato non è da meno, come confermato della cessione dello svizzero Struna (senza un rimpiazzo) circa 3 settimane fa. Complicato essere al posto del tecnico romano Roberto Stellone, che in questi giorni è obbligato a trovare delle soluzioni, in vista della trasferta non facile a Cremona.
Contro la Salernitana era assente Bellusci e il giovane Accardi non ha sicuramente dato le garanzie che ci si aspettava; quale assetto dovremo aspettarci? Quali interpreti? Parola al nostro tecnico che, con ogni probabilità scioglierà ogni dubbio nella consueta conferenza prepartita e sopratutto, parola al campo, che dovrà raccontare, per forza di cose, un Palermo diverso. Quale potrebbe essere la soluzione ad un problema simile? Il mercato; ma con ogni probabilità non assisteremo ad alcun colpo in entrata. Salvo sorprese che talvolta il mercato sa comunque regalare.
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