Il Palermo è pronto: questa sera a Venezia gli uomini di Stellone dovranno dare un segnale al campionato. Il match è molto delicato: bisognerà tenere il passo di tutte le concorrenti che hanno vinto: il Brescia ha battuto in maniera rocambolesca il Cosenza e ha ulteriormente allungato, seppure con due partite in più.

Il Verona ha vinto così come il Pescara. I rosanero dunque, non possono davvero sbagliare. Vincere vorrebbe dire anche allungare: il Benevento, altra concorrente agguerrita ha perso in quel di Cremona. Per le streghe si tratta della seconda sconfitta consecutiva.

Il Palermo è chiamato a dare continuità ai risultati fin qui troppo altalenanti nel girone di ritorno. L’importante vittoria contro i giallorossi pugliesi fa ben sperare anche se va precisato che non si è visto proprio del bel gioco, ma finché si fanno punti va bene anche così.

Ma come arriva il Venezia? La più grande incognita di domani è proprio l’avversario dei rosanero. I lagunari hanno appena cambiato guida tecnica, Cosmi ha sostituito Zenga. Purtroppo per il Palermo verrebbe da aggiungere. Non ce ne voglia l’Uomo Ragno ma Serse Cosmi nelle ultime stagioni in cadetteria ha dimostrato di essere un maestro.

Il nuovo allenatore non potrà certo stravolgere la formazione ma senz’altro avrà già dato una scossa emotiva forte. Stellone non sa che Venezia aspettarsi: il cambio di allenatore è un’arma a doppio taglio, può generare euforia ma anche confusione e senso di fallimento.

Oltre gli aspetti psicologici però conterà soprattutto la tecnica e la tattica. Stellone pare che si affiderà a una difesa a 4: Bellusci e Rajkovic i centrali e Rispoli con Aleesami a completare il reparto.

Mediana a 3 con Jajalo (insostituibile), Murawski e Haas. In attacco Trajkovski a sostegno di Puscas e Nestorovski.

Falletti probabilmente entrerà a gara in corso nel tentativo si spera, di spaccare la partita. Vincere vorrebbe dire mettere un bel tassello in più per la corsa alla promozione. L’anno scorso Venezia portò bene. I rosanero vinsero la semifinale playoff qualificandosi per l’atto finale, reso poi amaro dagli Episodi di Frosinone.

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