Che questa serie B sia un torneo pieno di sorprese e senza veri padroni, è stato ampiamente dimostrato giornata dopo giornata. E’ un dato di fatto che Brescia e Palermo siano le uniche 2 squadre ad essersi presi la testa della classifica, (senza però prendere mai il largo) ma non hanno mai avuto una continuità tale che permettesse di restarci a lungo. Per non parlare di società come Verona e Benevento, (per ambizioni e valore della rosa, superiori a Brescia e Palermo) quasi mai in grado di insediare la prima posizione, se si eccettua l’Hellas nelle prime battute.

Addirittura in zona retrocessione è finito il Crotone, mentre la vera sorpresa stagionale è il Pescara, che se agli albori del campionato poteva sembrare una chimera, col passare delle giornate ha dimostrato di essere una realtà che darà filo da torcere fino alla fine alle due battistrada ed alle inseguitrici più pericolose.

Come detto, Brescia e Palermo sono le compagini ad aver inanellato il maggior numero di risultati utili consecutivi, (13 per entrambe) e dimostrato una certa continuità, ma hanno messo insieme molti pareggi e perso l’occasione per andare in fuga ogni qualvolta se ne sia presentata l’occasione. Questo perchè la serie B si conferma anno dopo anno il campionato più equlibrato del calcio professionistico italiano, dove i valori tecnici superiori da soli non bastano ad aver la meglio di avversari sulla carta più deboli, senza l’atteggiamento giusto e motivazioni adeguate.

A tutto ciò vanno aggiunti i problemi economici che attanagliano più di una società. Se quelli del Palermo sono risaputi ed è doveroso credere che questi abbiano influito non poco sui risultati della squadra allenata da Stellone, c’è un’altra società che non se la passa bene. Parliamo del Foggia, che oltre a dover scontare una penalizzazione di 15 punti nel campionato in corso, (successivamente ridotta ad 8) inflittale dal Tribunale Federale Nazionale ed aver subito un deferimento societario lo scorso 15 maggio insieme a 37 soggetti tra dirigenti, calciatori e tecnici per illeciti amministrativi, è finita nuovamente sotto l’occhio del ciclone.

Entro il 16 marzo infatti la società rossonera (al pari di tutte le compagini) dovrà infatti mettersi in regola col pagamento degli emolumenti e dei contributi alla Lega, per non ritrovarsi ulteriori 4 punti di penalizzazione sul groppone. Il club guidato dal presidente Fares, avrebbe così chiesto uno sforzo a calciatori e dipendenti in modo da poter ottimizzare le non molte risorse disponibili, cercando di reperirle tra sponsorizzazioni e diritti sulla pubblicità. Le premialità già raggiunte da quasi tutta la rosa, dovranno attendere qualche mese e per i calciatori è probabile si vada verso una spalmatura degli ingaggi. Il raggiungimento della salvezza, sarà determinante in tal senso.

Sulla vicenda è intervenuto anche Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, il quale ha dichiarato che: “Non è una bella situazione, c’è un problema societario, visti i problemi giudiziari del patron Fedele Sannella, ma in realtà siamo stati chiamati per altri motivi. Come Aic siamo stati a colloquio con i giocatori, hanno sollecitato la nostra presenza per essere al corrente della situazione del club, vista l’imminente scadenza del 16 marzo sugli stipendi di gennaio e febbraio non ancora pagati”.

Dal momento in cui Sannella ha annunciato il proprio disimpegno, la società pugliese ha vissuto momenti di difficoltà e si cercano soluzioni che possano consentire al club di rimanere nel calcio che conta. Sul tavolo ci sarebbero un paio di opzioni, ma sono da valutare e se sul campo i satanelli non raggiungeranno la salvezza, sarà tutto più difficile.

E’ una corsa contro il tempo anche per il Palermo, con Foschi e la De Angeli in pressing su Mirri, dal quale attendono notizie certe entro la fine della settimana vista l’immediata scadenza della prelazione sulle quote da parte dell’imprenditore palermitano, mentre il termine ultimo della comunicazione da parte di Damir è fissato per giorno 13 marzo. Proprio come un mese fa, non c’è ancora certezza alcuna sul pagamento degli stipendi e con ogni probabilità non ci sarà fino a poche ore prima dalla scadenza dei termini, con lo spauracchio della penalizzazione che aleggerà senza sosta su viale del Fante.

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