Palermo

La prossime scadenze alla quali il Palermo dovrà far fronte per evitare penalizzazioni si avvicinano e per questo la famiglia Mirri, ovvero coloro i quali nei giorni scorsi hanno evitato al Palermo di proseguire la stagione ad handicap, sta cercando di mettere in campo alcune iniziative.

Per spiegare meglio la vicenda gli imprenditori Daniele e Dario Mirri hanno quindi voluto, tramite un comunicato stampa, chiarire alcuni punti.

“È quasi pronta – recita il testo del comunicato stampa – la campagna di crowdfunding che consentirà a chiunque di poter contribuire alla salvezza del Palermo in vista del rischio di penalizzazione in cui la società incorrerà se non saranno versati gli stipendi entro la prossima scadenza di metà marzo.

In attesa che vengano rese note le modalità di partecipazione all’iniziativa, rivolta a semplici tifosi e imprenditori, certo è che verrà costituito nei prossimi giorni un “Comitato di garanzia” per garantire l’obiettivo unico della campagna: raccogliere più denaro possibile da versare esclusivamente per il pagamento degli stipendi e per evitare la penalizzazione.

Il comitato sarà composto da tifosi illustri che aderiranno spontaneamente all’iniziativa. Tra questi potrebbe esserci Salvo Ficarra che a contatto con Dario Mirri ha risposto di sì ma con riserva: “solo se il Palermo renderà disponibile tutta la documentazione necessaria ad agevolare l’ingresso della nuova proprietà”. Già confermato anche Padre Cosimo Scordato, noto a tutti per il suo impegno in tante iniziative di solidarietà in città, ma anche grande tifoso del Palermo. Contrariamente a quanto riportato da alcuni articoli della stampa locale, non c’è al momento nessuna conferma della partecipazione di Pif, che è stato contattato solo nelle ultime ore per un eventuale coinvolgimento, ma non ha ancora espresso alcuna valutazione in merito. Presto – conclude la nota stampa – saranno resi noti tutti i dettagli del crowdfunding”.

Pif attraverso la sua pagina facebook ha precisato, facendo riferimento al titolo di un articolo secondo il quale insieme a Ficarra e Picone avrebbe dato il suo assenzo al progetto, di “non essere al corrente dell”iniziativa, quindi non capisco come possa sostenerla”.

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