Probabilmente quella di oggi è una giornata che Rino Foschi non dimenticherà tanto facilmente.
Appena sveglio viene a sapere che Dean Holdsworth è il direttore sportivo del Palermo. Ed immaginiamo che lì sarà partita la prima telefonata agitata in cerca di chiarimenti.
Successivamente si diffonde la notizia dell’interessamento del Palermo per Paganini del Frosinone ma che a discutere del giocatore non è lui bensì Jake Lee, per intenderci quello in alto a destra nella foto di copertina.
Che ruolo abbia questo Jake Lee all’interno della nuova società non ha importanza perché tanto in questo momento è tutto un gran divenire, per non dire un gran caos.Ognuno pubblica quello che vuole, in autonomia, senza regole,pare. E la dimostrazione è il post LinkedIn e di Holdsworth in cui si autonomina direttore sportivo.
Rispetto alla storia Paganini sarà sicuramente partita qualche altra telefonata piuttosto incandescente.
Insomma non sarà stata una mattinata facile in viale del Fante e proprio Facile firma da amministratore delegato quel comunicato in cui si riporta tutto nei giusti ranghi.
Chiarisce che Holdsworth è soltanto un collaboratore di Richardson e che si ha fiducia incondizionata da parte della società nell’attuale ed unico direttore sportivo.
Quel comunicato allora potrebbe essere reinterpretato così:
In relazione alla monelleria combinata da Holdsworth, ribadiamo la fiducia in Foschi e ricordiamo che Holdsworth non ha nessun ruolo nel Palermo ma è solo un collaboratore di Richardson.

Forse questo è il rischio di affidare le comunicazioni soltanto a post e pagine web. Il primo arrivato può scrivere qualsiasi cosa e scatenare un putiferio.
Perché se in questo momento togliamo Foschi al Palermo togliamo le fondamenta, togliamo forse anche la concreta speranza di promozione.
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