Fu radiato nel ‘40 e nell’86, tante crisi societarie, e l’odierna retrocessione in C.
Nel 1926-27 la prima esclusione: la squadra giocò soltanto l’andata della 1ª Divisione.
Venne radiato nel settembre del 1986 dalla Figc. Ripartì dalla C2 dopo 1 anno di stop.

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport , oggi in edicola

Interessante articolo di Giuseppe Bagnati che ripercorre la storia del club rosanero che ha attraversato momenti di grande crisi culminate con fallimenti e radiazioni, fino alla retrocessione chiesta lunedì dal tribunale federale.

Si comincia nel 1926-27 quando il Palermo gioca in Prima Divisione Nazionale ma la squadra viene ritirata alla fine del girone d’andata perché l’allora presidente Colombo non riusciva a far fronte alle spese nonostante l’invito ad amici e sostenitori i cui contributi tuttavia non bastarono ad andare avanti.

Altre situazioni difficili negli anni ’40 fino ad arrivare al dramma del 1986 che vede il Palermo in una situazione debitoria allarmante.
Per salvare la società si fa di tutto, il presidente di Sicindustria La Gumina mette a disposizione 500 milioni da parte dell’associazione, il sindaco, anche allora Leoluca Orlando, scrive al presidente federale Matarrese assicurando l’impegno dell’amministrazione comunale ma nulla serve ed il Palermo viene radiato.

La società verrà ricostruita soltanto dopo un anno e ripartirà dalla C2.
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