Vietato versare lacrime. Il Palermo non è ancora stato messo al tappeto definitivamente e per quanto le aspettative ieri fossero ben altre (nel cuore dei tifosi più che nelle reali probabilità) servirà guardare avanti e pensare al futuro, perchè ci sarà ancora un’altra possibilità: i playoff. Non c’è tempo per piangersi addosso, anzi, da martedì (giorno in cui riprenderanno gli allenamenti) servirà trasformare la delusione in rabbia, per raggiungere questa benedetta serie A.

Via i rimpianti e testa subito ai Playoff, con un occhio e forse anche qualcosina in più sul tribunale. Purtroppo va ricordato che la giornata di domani sarà l’ennesima di sospiri e di paure, anche se, i legali possono giocarsi le loro carte (l’improcedibilità è una strada percorribile?) e salvare le sorti del Palermo. I tifosi non chiedono molto: soltanto una notizia positiva, in un campionato nel quale di positivo non c’è stato davvero nulla. Forse ieri abbiamo visto uno stadio pieno; ecco, questa è l’unica nota positiva della stagione. Che poi questo aspetto non abbia portato al risultato tanto sperato è un altro discorso, ma il colpo d’occhio era davvero straordinario. Non pensate che la nostra sia una “frecciatina” nei confronti di chi fino alla giornata di ieri ha preferito starsene bello comodo sul divano del proprio salone; la nostra è una constatazione che spera di far scattare una scintilla in vista dei playoff.

Nell’auspicio che la pena partorita dal tribunale sia alla fine quella meno dolorosa, o chissà, che non ci sia nessuna pena (l’assoluzione non è un utopia) il Palermo giocherebbe i playoff come terza forza del campionato e non è poco. Giocare gli spareggi in quella posizione sarebbe ( a malincuore ci tocca usare il condizionale) un privilegio. Ovviamente è d’obbligo cambiare marcia, anche se, pensandoci bene, procedere alla “spicciolata” a suon di pareggi porterebbe alla gloria (sempre nell’eventualità che il Palermo resti 3°). Questo è un pensiero troppo scientifico, ma in realtà sappiamo che giocando per il pari in questo sport non si fa molta strada, motivo per cui i rosa devono cambiare marcia e adesso, devono farlo veramente.

Vogliamo bene a Delio Rossi come un figlio, per quello che ha fatto per questa città e per quello che, ci auguriamo, possa ancora fare. Ma adesso il tempo sta finendo anche per lui e in 10 giorni, ci aspettiamo che la sua impronta finalmente venga data alla squadra. “Non sono un mago, sono appena arrivato, ho bisogno di tempo”. Ecco questa citazione non vogliamo più sentirla e siamo sicuri che non la sentiremo, perchè i rosa saranno diversi.

Come ultima analisi, ci teniamo, come al solito, ad incitare i tifosi rosanero affichè, in vista dei playoff, lo stadio torni colorato proprio come lo era ieri pomeriggio. Ieri è stato un altro campo crudele, è stato lui ad uccidere il sogno e far cadere mentalmente i rosanero. Il nostro tremava, finchè ha potuto, finchè le ultime corde vocali non si sono letteralmente lacerate; poi la fine, ma non la morte gente di Palermo. Non la morte.

con affetto, Manuele Nasca.

 

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