In attesa della Corte federale d’appello.
Nestorovski e Trajkovski sono volati in Macedonia per rispondere alla convocazione
in Nazionale. Puscas è tornato a casa in Romania, a breve toccherà anche ad Aleesami.
Intanto a Boccadifalco. Da domani la squadra torna ad allenarsi agli ordini di Rossi in un clima surreale.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Il Palermo perde pezzi. Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che ci informa che Nestorovski, Trajkovski e Puscas hanno già lasciato la città per rispondere alle chiamate delle rispettive nazionali. Stessa sorte a breve anche per Aleesami e per lui potrebbe essere un viaggio senza ritorno visto che il suo contratto, in scadenza a giugno, non verrà rinnovato a prescindere dalla categoria.
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La categoria invece sarà importante per altri rosanero a cominciare proprio da Puscas che per questa stagione non ha più motivo di tornare in città e il cui destino è legato alla sentenza d’appello. Sarà lui l’uomo da cui ripartire in caso di mantenimento della Serie B o sarà lui quello da cui ricavare denaro liquido in caso di conferma della retrocessione in C?
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Una cosa simile anche a gran parte dell’organico però, che dopo la sentenza di appello potrebbe assottigliarsi sempre di più. Nestorovski è volato in Macedonia con tutta la famiglia così come Trajkovski: entrambi inizieranno a lavorare già da lunedì con le loro nazionali.
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Anche Puscas ha fatto ritorno a casa e si aggregherà a breve alla nazionale rumena.
Il Palermo intanto domani tornerà ad allenarsi in un clima veramente particolare; l’ordine è quello di non staccare la spina finché ci sarà anche un solo spiraglio di speranza di tornare a giocare, visto che i legali chiedono fra l’altro anche l’annullamento del verdetto.
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L’esodo però, scrive in conclusione Giardina, è già iniziato e potrebbe essere soltanto un assaggio di quello che succederà in estate se dovesse essere ribadita la retrocessione in serie C.
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