Rino Foschi ha parlato oggi a Trm-Zona Vostra e, tra le tante cose, ha parlato anche del futuro del Palermo Calcio, che tenterà di vendere entro due settimane. Queste le sue parole:

“Preziosi se vendeva il Genoa era fortemente interessato al Palermo; la cessione del Genoa era già molto avanti , era già quasi venduto, poi…
Adesso io non posso più aspettare. Noi in questo momento siamo orfani di un proprietario, non abbiamo nessun proprietario, viviamo con il lavoro che facciamo noi del campo
Ci stiamo guardando intorno con persone serie che vogliono dare un futuro particolare , anche più importante del 2003 ed abbiamo qualcosa di concreto

Io mi auguro che questa cessione avvenga fra qualche giorno non più tardi di una-due settimane . Ma deve avvenire perché noi siamo orfani e dobbiamo essere regolari.
Noi siamo una società seria purtroppo orfana di una proprietario .
Il Palermo non ha i debiti che si dice ed è un affare per chi la compra ma il discorso è un po’ più complicato. Chi compra il Palermo farà l’affare del secolo soprattutto se andiamo in A.

No, non possiamo aspettare di essere promossi per vendere la società; non possiamo più aspettare, assolutamente no. Certo che se avessimo avuto quattro punti in più a questo punto già probabilmente la società sarebbe stata venduta, lo sento.

Voglio che il Palermo vada in mano a gente seria, non lo do ad un avventuriero.
Il mio sogno è dare il Palermo a qualcuno che posso realizzare un progetto importante ed io da pensionato potermelo godere pensando di avere dato anch’io il mio contributo.

Sì, il gruppo solido ed importante di cui vi ho parlato potrebbero essere gli americani di York Capital. Però siccome sono persone serie non è che dal mattino alla sera comprano una società, ci sono tante cose da definire. Non è facile prendere una società in due giorni, si però confermo che potrebbero essere anche loro.
Vorrei arrivare a fine campionato con un vero padrone.

Esercizio provvisorio fino a fine campionato? È una cosa che mi fa andare al manicomio, non ne voglio sentire parlare. Io voglio uscirne a testa alta, voglio pagare i debiti perché non sono tanti anche perché tutto è sostenibile Non voglio pilotare niente. Voglio che chi deve avere deve giustamente prendere.
Il Palermo deve andare avanti onestamente col lavoro che ha fatto, con il lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi e dobbiamo riuscirci tutti insieme. Non voglio sentire di fallimenti pilotati, non ne voglio sapere, non ne voglio sapere, io voglio fare un Palermo più forte degli anni passati se non ci riesco morirò deluso e diro peccato .

Io sono a fine carriera, non devo fare carriera, a un certo momento l’età pesa per tutti. Io mi sento un quarantenne ma non ho 40 anni ed il mio sogno di fine carriera è quello di dare il Palermo in mano a delle persone giuste, ad un gruppo giusto, a gente che abbia un progetto per fare delle cose più importanti di quelle che abbiamo fatto ai tempi con Zamparini Questo è il mio sogno che io ci sia o non ci sia in società non cambia niente.
Io amo parlare di calcio ma sono due mesi che non faccio più il mio lavoro: avvocati, inglesi, direttori e sopra e sotto. Basta…”

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