Nato nel 1892 e oggi noto come Sky Bet Championship per motivi di sponsorizzazione, esso è il campionato di seconda serie più importante al mondo.

La struttura attuale prevede una composizione di 24 squadre con una formula di promozione e retrocessione identica a quella presente nella nostra serie inferiore. La differenza abissale tra il citato campionato e le Serie B sta nei numeri che questo riesce ad ottenere. Basti pensare alle proprietà multimiliardarie che si trovano a capo delle squadre, imprenditori, multinazionali, magnati e sceicchi che investono ogni anno per lo sviluppo e la crescita sia della squadra sia della società (un po’ come il nostro caro presidente verrebbe da dire…).

Se alla base ci sono proprietà forti però, il merito è soprattutto dei tifosi che rispondono sempre presente e che ogni sabato riempiono gli stadi come se ogni partita fosse una finale. La media spettatori infatti per ogni incontro supera le 20 mila unità contro le 6.918 di media che invece ha avuto la seconda serie italiana (dati relativi al campionato 17/18). Il picco di spettatori è stato raggiunto per la finale playoff Fulham-Aston Villa (che ha visto trionfare i primi per 1-0 ndr) che ammonta ad una cifra record di 85.253.

Sempre la stessa partita detiene un altro incredibile record, è stata definita infatti la partita più ricca di sempre con in palio 180 milioni per la squadra vincitrice, somma monstre derivata da sponsor e diritti tv per la promozione alla Premier League. Un altro indice esplicativo è il valore delle rose che raggiunge i 1,21 miliardi contro i soli 317,83 milioni della nostra cadetteria. L’importanza del campionato ha portato il colosso di Murdoch ad attuare un grande investimento, aggiudicandosi con la cifra di 667 milioni (130 milioni l’anno) tutte le partite in esclusiva fino al 2023, sei volte di più rispetto all’Italia dove l’accordo triennale fresco di firma tra Perform e la Lega B è stato siglato per 22 milioni di euro a stagione più bonus.

Differenze nette, numeri, che evidenziano come la realtà inglese si differenzia dalla nostra serie inferiore e più in generale da tutte le altre, sembrando lontana anni luce.

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