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Non avrei mai immaginato di dover vivere la settimana più difficile della mia vita di giornalista e tifosa, lontana dalla mia Palermo.
In una terra, la Germania, così diversa culturalmente dell’Italia. Dubito che quello che è successo da noi possa verificarsi da queste parti dove le regole sono fatte per essere rispettate e non per essere beffardamente aggirate.

Hanno aspettato fino alla fine del campionato per togliere al Palermo quello che ha conquistato sul campo. E coloro che hanno deciso, in un evidentissimo conflitto d’interessi, hanno poi respinto il ricorso del Palermo decidendo che i playoff andavano giocati. Un’assurda commedia!
Nessuna sorpresa, c’è un piano ed un disegno ben preciso per annientare il Palermo. E poco importano i dipendenti della società che rischiano il posto di lavoro, tutto l’indotto che ruota intorno alla squadra, una intera città ed una tifoseria, fra le più civili, derisa, umiliata, calpestata.

I palermitani hanno dovuto sopportare in questi ultimi anni gli ignobili teatrini di Zamparini, le sue pagliacciate con arabi, cinesi, inglesi e baccaglinate varie ed adesso si vedono sbeffeggiare da un consiglio di Lega i cui componenti, che non sono certamente stinchi di santi basta andare a vedere i guai giudiziari di ciascuno di loro, che come condor non aspettavano altro che lanciarsi a peso morto su un’aquila ferita.
La C non spaventa. Nemmeno la D.

Quello che non si può accettare è l’ingiustizia ed è per questo che prima di morire il popolo palermitano farà sentire la sua voce in ogni sede opportuna, ad iniziare con le disdette alle pay TV, Dazn, sky che già sono partite in massa.
Perché c’è un solo colpevole da punire e non è certamente il popolo rosanero.

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