Palermo
Come si dice, più buio di mezzanotte non può fare.
E allora perché non cambiare qualcosa e provare a rompere questo incantesimo che da troppe partite blocca le prestazioni dei rosanero.
Non c’è più gioco, qualità della manovra o prestazioni convincenti. Il possesso palla è sterile, fine a se stesso. E una squadra ”discretamente mediocre” come Lo Spezia, con 7-8 passaggi arriva in porta e segna.
Si va avanti stancamente, per inerzia. La squadra sembra cotta, scarica, mentalmente svuotata. Forse ha dato tutto o forse non regge più il peso di dover vincere a tutti i costi.
Così non si può continuare, bisogna cambiare qualcosa. E  bisogna forse cambiare qualche giocatore e cercare di trovare così nuove energie. Dispiace dirlo, ma è evidente che non si sono registrate fino alla gara con lo Spezia, differenze sostanziali con la gestione Stellone.
Stessa musica, stesse prestazioni.
Ma la colpa ovviamente non è sua, caro mister, ci mancherebbe. La colpa forse è di quest’annata iniziata bene e poi maledetta, che ha logorato tutti, compresi i giocatori. Ma la stagione non è finita e forse si può ancora salvare.
Abbia il coraggio di cambiare qualcosa, di rompere gerarchie consolidate ma ormai oggettivamente improduttive.
Chissà magari con una formazione più giovane, più fresca, si ritrovano certe energie che appaiono oggi spente.
Perché non provare per esempio i vari Pirrello, Mazzotta, Fiordilino, Lo Faso e Puscas tutti in campo contemporaneamente? Può essere un’idea, chissà. Uno spunto.
Anche perchè, ad oggi, peggio dei “titolari” non possono fare.
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