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Caos in Serie B e C. Uno sciame di peripezie senza fine. I playoff che sono cominciati ma potrebbero, in caso di ribaltamento della sentenza di primo grado, essere rigiocati. I playout che sono in programma e nel frattempo il Foggia fa ricorso al TAR, dopo il rigetto della Corte Federale d’appello. Insomma caos senza fine. Di questo e di molto altro ha parlato questa mattina il direttore della Gazzetta dello Sport Nicola Binda, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com:

In generale, credo che per queste questioni ci sia stata una tempistica irrispettosa per i campionati, non si può decidere tutto alla fine, soprattutto perché il Foggi è una situazione di un anno fa e il Palermo di alcuni mesi fa. Non commento le sentenze, non ho gli strumenti e la competenza per farlo, dico solo che forse, in punta di diritto, la Lega B ha anche ragione nell’aver voluto cancellare i playout, ma davanti all’opinione pubblica non ha fatto una bella figura: il tutto andava gestito meglio e con calma, questa è stata una decisione impopolare più grave di quanto è stato fatto la scorsa estate, quando la Lega, dopo aver lanciato un allarme, aveva ridotto il numero del club cadetti avallata dal Commissario federale. Con questa scelta che pare voler favorire uno piuttosto che un altro, invece, ha messo in difficoltà la FIGC, che ora attende il parere del CONI. E’ stata una pessima immagine per il calcio”.

Sulla possibilità che davvero Palermo e Foggia vadano in C: “Intanto occorre attendere l’esito di giovedì, ma vista l’aria che tira dubito che la Corte Federale ribalti la sentenza del TFN, anche se un pronostico in merito è difficile. Non mi sorprenderebbe infatti che i successivi gradi di giudizio cambino le sorti del Palermo”.

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