Partiamo da un concetto, quello di coprifuoco. Che non è una bella parola perchè evoca immagini di guerra e di ordinanze impartite durante il secondo conflitto mondiale.
Il coprifuoco è un ordine imposto che vieta la libera circolazione per le strade e impone la permanenza nelle proprie abitazioni.
Questo il significato originario del termine che oggi purtroppo viene tirato nuovamente in ballo i questo periodo di pandemia, in questo momento particolare per la storia del mondo.

Già nell’ultimo Dpcm di domenica sera, si prevedeva che gli enti locali, Regioni o Comuni, potessero adottare questa misura straordinaria se i numeri dovessero continuare a crescere.
I dati di questi ultimi giorni purtroppo continuano ad essere in crescita e soprattutto in alcune Regioni si va verso il coprifuoco: Lombardia e Campania.
In Campania e Lombardia, dalle 23 alle 5 del mattino non ci si potrà più muovere. Tornerebbe così, per l’emergenza coronavirus, anche il blocco dei trasporti, sia dei mezzi di trasporto pubblico che privati. Unica eccezione i “comprovati motivi di salute, lavoro e necessità”.

Dalle 23 alle 5, è vietato spostarsi: questa la proposta della Regione Lombardia al Governo centrale che dovrà dare risposta, per renderla esecutiva entro il 22 ottobre, cioè giovedì prossimo.
I contagi crescono , i posti in ospedale dedicati al Covid ormai saturi, terapie intensive sotto stress e il tracciamento della malattia ormai impossibile. Sono questi i motivi che hanno spinto ad avanzare la richiesta di coprifuoco.
Un provvedimento molto restrittivo che andrà a limitare fortemente le libertà personali, seppur nelle ore notturne. Resta da capire che tipo di effetto avrà nella vita diurna e soprattutto se tornerà l’autocertificazione, visto che gli unici motivi per uscire per strada saranno i “comprovati motivi di salute, lavoro e necessità”, una frase che speravamo esserci lasciati definitivamente alle spalle, così come la fastidiosa autocertificazione.

Stessa decisione richiesta anche dal presidente De Luca. In Campania il coprifuoco sarà previsto a partire da venerdì 23 ottobre dalle 23 alle 5 del mattino.
Il presidente Vincenzo De Luca ha deciso di seguire le orme del collega Fontana in Lombardia, mettendo in atto un coprifuoco notturno in tutta la Campania a partire dalla notte di venerdì 23 ottobre.
Dopo l’annuncio da parte della Lombardia, martedì 20 ottobre è arrivata la richiesta di coprifuoco anche dalla Regione Campania. Il presidente Vincenzo De Luca ha annunciato il blocco di tutte attività e della mobilità alle ore 23 da questo fine settimana in poi. “Volevamo partire dall’ultimo week end di ottobre ma partiamo ora per contenere l’onda di contagio”, ha detto De Luca.
Ed altre Regioni sono sul punto di seguire questa strada se i contagi dovessero continuare a crescere. In alcune, come il Piemonte, hanno iniziato col chiudere i centri commerciali per il week-end.

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