Per qualche giorno si è molto discusso sull’ipotesi che il Palermo potesse realizzare il suo centro sportivo a Piana degli Albanesi.
Idea suffragata anche dalla visita del presidente Mirri e dell’Ad Sagramola nel paese patria del cannolo.

Tuttavia chi vi scrive conosce bene la zona e da subito ha pensato che l’idea, per quanto affascinante dal punto di vista paesaggistico, di fatto è concretamente poco praticabile per diverse ragioni:
Prima di tutto la distanza da Palermo che sebbene non sia elevata è comunque da percorrere attraverso una strada di montagna non sempre agevole. Inoltre il clima invernale è piuttosto rigido e spesso fa capolino la neve. Ma soprattutto per i giovani sarebbe una scelta che li taglierebbe fuori. Per non parlare della condizione effettiva delle strade: la Palermo-Sciacca è a noi tutti nota, e non per aspetti positivi.

Una serie di perplessità che hanno trovato qualche conferma anche nelle parole dell’Ad rosanero Sagramola, intervistato da Gold78 durante ”Diretta Stadio Giovedì”:

“Su pressante invito dell’amministrazione locale siamo andati a vedere ed abbiamo constatato  che hanno un centro sportivo che ha delle potenzialità importanti; però ci sono anche delle oggettive criticità: la distanza, il clima invernale,  il sole che tramonta molto presto in inverno. Oggettivamente quindi abbiamo visto un’aria molto interessante , in un posto fantastic,o bellissimo dal punto di vista paesaggistico. E devo dire che non tutti lo conoscono: per esempio io sono andato col presidente Mirri e lui non c’era mai stato; io invece c’ero stato nella mia precedente esperienza palermitana, vi avevo fatto una gita una domenica che non si giocava e l’avevo già apprezzato.

Il posto è molto molto bello con una disponibilità dell’amministrazione straordinaria però oggettivamente ci sono delle difficoltà cioè la realizzazione di un centro sportivo lì ad esempio renderebbe difficile il coinvolgimento del settore giovanile.

Certamente verrà valutato, verrà approfondito: aspettiamo anche la risposta del socio Tony Di Piazza che dirà se vuole più o meno partecipare a questo progetto che è fuori dell’investimento previsto nel budget triennale. Vedremo e poi si deciderà: è una bella alternativa, una valida alternativa in termini di spazi, come possibilità di sviluppo, c’è un palazzetto coperto, c’è una piscina, c’è una tensostruttura che può ospitare eventualmente gli atleti al coperto, tante cose positive però rimane aperta l’opzione Torretta che si fa preferire per la vicinanza, per la facilità di raggiungimento che potrebbe proporre anche il coinvolgimento di qualcuna delle squadre giovanili.”

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