Gravina dà il restart per il 28/6 ma per tutti c’è un problema.
La Serie C è divisa fra chi esulta per il campionato che continua – ancora da vedere come – e non pochi riottosi… Gli interrogativi ci sono, uno in particolare: quanto costa mandare avanti la stagione?
Inizia così l’articolo di Vincenzo Sardu e Francesca Bandinelli sul Corriere dello Sport, oggi in edicola.
Il Palermo guarda con attenzione alle vicende della Lega Pro ed in particolare alla conclusione (in qualunque modo) del campionato per capire se eventuali intoppi non possano accelerare la riforma del calcio, ormai inevitabile.
L’articolo sottolinea le difficoltà e soprattutto i costi che ogni club di Serie C dovrà sostenere per riprendere a giocare, a prescindere se sarà ripresa totale (difficilissimo) o solo play-off e play-out.
E l’articolo riporta una precisa disamina di quanto dovrebbe spendere ogni società per riprendere a giocare:
I prezzi dei tamponi vanno da 20 a circa 100 euro secondo il laboratorio che lo effettua. Per squadra servono circa 40 persone fra giocatori, tecnici, preparatori, da ripetere almeno ogni 4 giorni in fase di avvicinamento all’evento. E’ di circa 50 euro, invece, il costo medio di un test sierologico. Solo per lo screening, insomma, al mese, ad ogni club di Lega Pro potrebbero servire almeno 35 mila euro più altri soldi per la pulizia giornaliera, la sanificazione periodica, etc. Per non parlare degli extra in caso di positività, con la quarantena estesa al gruppo squadra. Playoff e playout per la Lega Pro, dunque, avranno un prezzo, nell’ipotesi migliore, di almeno 40-45 mila euro al mese che lievitano se si va avanti.
Con questi costi, lecito pensare che la formula scelta sia quella dei play-off “per chi ci sta”
C’è chi ci spera, e c’è chi si augura che non se ne faccia nulla per risparmiare qualche stipendio.
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