Da un paio di giorni si parla di un lavoro sperimentale effettuato negli ospedali di Napoli Monaldi e Cotugno, su due pazienti affetti da gravi polmoniti da coronavirus. I riscontri finora sembrano molto positivi, ed anche l’Agenzia italiana per il farmaco ha istituito un tavolo tecnico per approfondire l’argomento che sembra poter dare un grosso aiuto in questa epidemia.
Il farmaco si chiama Tocilizumab ed in genere è usato per il trattamento dell’artrite reumatoide ma è stato sperimentato anche per i pazienti affetti da coronavirus.
Non è un farmaco contro il coronavirus ma contro una delle reazioni che l’organismo mette in atto , cioè la risposta infiammatoria.
Il Tocilizumab riduce il rischio di compromissioni respiratorie che necessitano di una terapia intensiva.
Lo dice il direttore Vincenzo Montesarchio dell’ospedale Monaldi di Napoli, che lo ha sperimentato su altri pazienti.
Su affaritaliani.it una interessante intervista col prof. Monaldi.

L’agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha autorizzato uno studio clinico da iniziare in tutta Italia.
In Sicilia, l’ospedale “Villa Sofia-Cervello” di Palermo e il policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania saranno i due centri per l’acquisto e lo smistamento del Tocilizumab. Su Palermotoday.it si legge: Lo ha deciso l’assessore regionale alla Salute: in una nota indirizzata ai dirigenti generali delle Aziende sanitarie, il componente del governo Musumeci ha individuato la struttura palermitana come riferimento per i Centri ospedalieri del bacino occidentale (Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani), e quella etnea per la zona orientale (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa).“
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