All’andata Palermo-Corigliano finì in goleada, un roboante 6 a 0 per la squadra rosanero che conquistava la decima vittoria consecutiva. L’affettuoso omaggio dei tifosi coriglianesi, che al 30’ del primo tempo esponevano uno striscione che recitava: “Oggi come 119 anni fa, il Palermo merita la serie A” e l’applauso finale della Curva Nord a tutti i giocatori del Corigliano, regalavano una delle pagine più belle di sport scritte nel corso di questa stagione.

Ma la trasferta di domenica prossima sarà tutt’altro che facile per la squadra rosanero. Il Corigliano lotta per la salvezza, in casa ha realizzato il maggior numero di punti in classifica e contro il Palermo cercherà la vittoria ed un pronto riscatto dopo la pesante sconfitta rimediata a Torre Annunziata.

Con Cosimo Cosenza, Capitano del Corigliano, abbiamo analizzato alcuni fra i temi più importanti di questa delicatissima gara per entrambe le squadre.

Come vi state preparando a questa sfida contro il Palermo?
“E’ senza dubbio un crocevia importante sia per noi, che per loro. C’è grande entusiasmo perché affrontare una squadra come il Palermo non capita sempre. Ma siamo in lotta per la salvezza e per noi ogni partita è una vera e propria finale. Per cui indipendentemente dal nome dell’avversario, per noi non cambia il nostro modo di pensare, scenderemo in campo cercando di vincere. C’è anche la voglia di riscattare la sconfitta contro il Savoia che, per quello che si è visto in campo, riteniamo immeritata. Siamo andati in vantaggio e potevamo gestire meglio la gara, purtroppo siamo stati condannati da qualche errore. Ma, a mio avviso, abbiamo fatto una grande partita contro una squadra attrezzata per vincere il campionato. Credo che ai punti avremmo meritato almeno il pareggio.”

Cosa deve temere il Palermo?
“Abbiamo perso tanto terreno soprattutto nel girone d’andata per i vari problemi societari che tutti conoscono. Ci siamo ritrovati in una zona di classifica che all’inizio non era prevista ed uscirne fuori non è semplice. A dicembre è tornato in carica il Presidente che ha messo a posto le cose ed ha rinforzato l’organico. Ora ce la giochiamo alla pari con tutti. Rispetto all’andata il Palermo troverà adesso un avversario in salute, che vuole salvarsi a tutti i costi e che farà la sua partita.”

Che gara si aspetta e quale giocatore rosanero teme di più?
Sarà certamente una gara molto combattuta. Con il Savoia per lunghi tratti abbiamo dominato. Non guardiamo al nome della squadra che affrontiamo, ma alla nostra classifica che è deficitaria. Siamo in piena lotta per la salvezza e dobbiamo assolutamente giocare ogni partita come se fosse una finale per provare a vincerle tutte. Del Palermo temiamo tutta la rosa, non sta a me giudicarla. Qualsiasi giocatore rosanero è importante, soprattutto nel reparto avanzato chiunque può risolvere la partita. Abbiamo molto rispetto per il Palermo, è la prima della classe, ma ciò non toglie che noi faremo la nostra parte e  proveremo a vincere.”

Da Capitano, come ha aiutato i compagni più giovani ad affrontare i momenti di difficoltà, anche economici, che avete attraversato?
“Abbiamo vissuti momenti molto difficili, sia noi giocatori che tutto lo staff. Sono stati due mesi davvero complicati che sono serviti però ad unirci ancora di più, sia dentro che fuori dal campo. Abbiamo cercato di darci una mano reciprocamente con quello che potevamo fare, nella speranza che la situazione migliorasse. Ho trasmesso  ai miei compagni più giovani il bagaglio d’esperienza che mi ero portato dietro ed anche se era difficile durante la settimana cercavo di infondere tranquillità e serenità ai ragazzi per motivarli a trovare la giusta concentrazione la domenica quando si giocava. E’ stata un’esperienza negativa che alla fine ci ha aiutati a crescere umanamente.”

Che ricordi ha della gara d’andata e del Barbera?
“Abbiamo rischiato di non venire. Mi porto dentro un bellissimo ricordo del Barbera. Abbiamo trovato una società che non c’entra niente con la serie D e l’ha dimostrato soprattutto con noi, siamo stati trattati veramente benissimo. C’è qualcosa che mi porterò per sempre dentro ed è l’applauso dei tifosi rosanero a fine partita. Sapevano quello che avevamo fatto per venire a Palermo e ci hanno chiamati sotto la Curva per applaudirci. Ora, purtroppo, le cose sono diverse, rispettiamo il Palermo, ma dobbiamo pensare a salvarci e cercheremo di vincere questa partita.”


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