Il rischio di contagio da coronavirus è un allarme importante che sta riguardando l’Italia.
Già diverse gare di tutte le discipline sportive sono state rinviate. Lo stesso è accaduto ad Ascoli-Cremonese dove la partita è stata rinviata.
A Cremona infatti è stato segnalato un caso positivo, e successivamente sono state chiuse le scuole e annullati tutti gli eventi culturali e sportivi.
La decisione del Gruppo Operativo di Sicurezza (Gos) è stata comunicata alle due squadre quando erano già arrivate allo stadio e la cosa ha scatenato violente proteste da parte dei dirigenti.
Pulcinelli (presidente Ascoli): “Paese assurdo. Ridicolo! Gestito da irresponsabili. Lo stadio? Il luogo meno pericoloso al mondo. Ora chiudiamo tutti gli esercizi pubblici per la paura!…Avrei gestito la situazione con un approccio di maggiore tempestività, invece oggi pomeriggio le squadre di Ascoli e Cremonese sono arrivate regolarmente allo stadio Del Duca così come tutti quei tifosi partiti da lontano, mi riferisco sia ai sostenitori della Cremonese sia a quelli bianconeri non residenti in città. Se c’era la necessità di rinviare la gara per questioni di salute pubblica, mi sarei aspettato una decisione già da ieri. Inoltre, i tesserati, i dipendenti di Ascoli e Cremonese e tutti gli addetti ai lavori oggi sono stati a stretto contatto negli spogliatoi e nelle zone limitrofe. Questo non è rischioso? Se ci fosse stato un grave e reale problema, andava affrontato a monte senza far arrivare squadra e tifosi avversari fino ad Ascoli. Sia chiaro, non sono un incosciente, se c’è un problema serio e grave diffuso dal Ministero della Salute, allora la decisione, lo ripeto, andava presa ieri. I tesserati della Cremonese erano in città già da ieri, allora cosa facciamo? Chiudiamo tutti i luoghi che sono stati frequentati dalla Cremonese? Chiudiamo gli esercizi pubblici? Sinceramente non condivido i tempi della comunicazione. Inoltre, mi chiedo: perché oggi è stata regolarmente disputata a Padova la partita Cittadella-Juve Stabia? I rischi non erano gli stessi?

Gli fa eco il Direttore Generale della Cremonese, Paolo Armenia
“Quando la squadra è arrivata allo stadio ci è stato comunicato che la partita non si sarebbe giocata. Siamo rimasti allibiti e sbalorditi, è una decisione che nessuno ci aveva ventilato e per la quale non abbiamo ricevuto nessun preavviso. Sappiamo solo che le autorità competenti hanno deciso che la partita non si dovesse giocare. Se la motivazione del rinvio fosse il caso di coronavirus riscontrato a Cremona siamo alla follia pura. Noi siamo arrivati ieri sera a Villa Picena quindi, senza offesa, anche l’albergo dovrebbe essere chiuso seguendo questa logica astrale. Ci hanno fatto scendere dal pullman e entrare in campo, oltretutto la squadra è arrivata in treno. Potevano dircelo prima, così almeno stavamo a casa”.
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