Il progetto: la visione all’avanguardia del presidente.
“Coniugare diverse squadre di varie discipline in rosanero. Ma occhio al Savoia: il +7 non mi basta”.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola

C’è un presente impellente, con la promozione da conquistare al più presto, e un futuro che può diventare innovativo.
Inizia così l’articolo di Paolo Vannini che ripercorre la giornata di ieri a Palazzo delle Aquile, sede in cui è stata presentata l’iniziative della Polisportiva virtuale.
Il presidente Mirri tra presente e passato: un vantaggio non da difendere ma da incrementare, un centro sportivo da realizzare entro il 2020 in città e non in provincia, uno stadio da rimodernare senza barriere e possibilmente di proprietà (diritto di superficie) della società.

La presentazione del progetto Polisportiva, che faceva parte del bando, con un’idea innovativa : il calcio che diventa trainante per altre discipline, tutte riunite sotto un unico marchio, “Siamo Aquile” , unici colori sociali e cioè rosanero. L’idea cioè di un Palermo per ogni sport.
Il vantaggio reciproco consiste nelle risorse derivanti da un merchandising comune (per ogni prodotto col marchio venduto, un terzo del ricavato andrà alle società affiliate e due terzi al Palermo) e in un notevole ampliamento della base di appassionati, scrive Vannini.
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