E’ stato uno dei nomi caldi delle scorse settimane, prima ancora che il calciomercato entrasse nel vivo e questo in seguito a delle coincidenze che nel calcio sono sempre alquanto curiose.
La sorella che attraverso i social esultava per un trasferimento già avvenuto, la rescissione del contratto con il Casarano e le dichiarazioni al miele del giocatore che non ha mai negato che indossare la maglia del Palermo sarebbe stato il suo più grande sogno.
Ma nella vita reale non sempre i sogni diventano realtà e bisogna far di necessità virtù. La necessità di Filippo Tiscione era quella di avvicinarsi a casa per star vicino alla famiglia e trovare una squadra che lo esaltasse, in Sicilia, in qualsiasi categoria.
La squadra che rispondeva a queste caratteristiche è stata appunto il Sant’Agata.
La domanda del popolo rosa-nero sorge spontanea, davvero un giocatore del genere non poteva risultar utile alla compagine rosa-nero? Un giocatore che ha militato in serie C e che in prospettiva poteva sicuramente garantire esperienza per i prossimi campionati?
Forse questo proporsi con insistenza è un modo di fare che in questo calcio di convenzioni, tira e molla, dichiarazioni di circostanza, contromosse e perdite di tempo non va bene?
O semplicemente non era il giocatore che il Palermo cercava?
Sagramola ha risposto e declinato l’offerta con un secco “no, non siamo interessati“, e le dure smentite del padre in merito al proprio figlio che era stato presentato come colui che si era proposto al Palermo ed era stato scaricato, hanno caricato la questione di tensione e di mistero su una vicenda che poteva cadere nel dimenticatoio molto tempo prima e senza interrogativi ulteriori e dubbi misteriosi.
Il Palermo ha bisogno di rinforzi diversi dal ruolo che forse avrebbe ricoperto Tiscione, ma l’uso della diplomazia in certe situazioni avrebbe guastato meno e non avrebbe dato adito agli scettici di parlare, come sempre, senza conoscere la situazione a pieno.
Ecco il video di Tiscione che si presenta con la nuova società:
