Ogni domenica che passa ed ogni campo in trasferta che visitiamo ci fanno capire quanto sia brutta questa serie D (spero comprendiate).
Una tragedia calcistica, uno stillicidio che sembra non finire mai. Anche dopo i sei gol al Corigliano.
Perché il Palermo vince, vince e vince però.. siamo sempre in Serie D e alcune prestazioni hanno più il sapore di un lungo allenamento che di una partita di campionato.
Situazioni e campi approssimativi e improvvisati, immagini televisive (quando ci sono) ai limiti della decenza a causa di strutture senza postazioni TV, che bisogna inventarsi anche costruendoli in mattinata con ciò che si trova in loco (come a Biancavilla o Nola).
Insomma ci sono tutti gli ingredienti per scappare via prima possibile perché anche la serie C è già tutta un’altra storia con città e campi che hanno il sapore del professionismo e che in molti casi hanno anche conosciuto la serie A.
Fuggire dunque prima possibile da questa maledetta serie D dove ci hanno buttato i galantuomini e nobili gestori della precedente società.
Per addolcire la pillola allora però pensiamo positivo e pensiamo che questa serie D ha anche i suoi vantaggi. Quali?
Intanto consente alla nuova società di fare esperienza in vista di categorie più prestigiose.
Poi è forse il prezzo, il castigo, la pena che stampa e tifosi devono pagare per avere dato credito e credibilità a marmaglie di tutti i tipi, parolai di turno che, probabilmente, in fondo avevano un solo strategico obiettivo, il fallimento. Ma soprattutto questa serie D ci ha ridato qualcosa che negli ultimi anni è mancata: la serenità, la gioia di andare allo stadio la domenica pomeriggio.
Non c’è dubbio che si respira un clima diverso: fra i tifosi che numerosi si recano allo stadio, si legge gioia e serenità nei loro occhi. Si sorride e si guarda fiduciosi al futuro. Non c’è acredine, rabbia o malumore.
Insomma non siamo più stressati da debiti, imbrogli, precarietà e incertezza.
C’è più serenità e forse dopo anni di stress, bugie ed imbrogli, e va bene così. Forse…
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