Mirri

Il presidente del Palermo a tutto campo.
“Inizio di stagione magnifico, non era facile riuscirci con una squadra fatta così in fretta.
Bisogna assolutamente vincere il campionato, poi proveremo a risalire fino alla A. È lì che
dobbiamo stare.
Non serve un altro stadio, con dieci milioni si può fare come a Udine. Il centro sportivo
forse allo Zen.
Per l’attacco vediamo come va Guilherme, i soldi ci sono ma non è facile convincere i giocatori a scendere in D”
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L’intervista di Carlo Brandaleone, sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, con il presidente rosanero Mirri che ammette di essere a questo punto grazie alle insistenze dell’attuale General manager del Palermo, Sagramola, che lo ha convinto a tuffarsi in questa nuova avventura. Le responsabilità che sente addosso e lo sforzo di non togliere spazio al lavoro ed alla famiglia.

Vi riportiamo qualche breve passaggio dell’intervista integrale che potete trovare sul Giornale di Sicilia in edicola:
“..neppure io che ho seguito la vicenda da vicino ho capito cosa sia accaduto alla fine. A chi sia servito questo fallimento. Penso che sapremo la verità solo grazie alle carte giudiziarie quando cominceranno i processi…
Dobbiamo assolutamente vincere il campionato. Non abbiamo alternative, non possiamo fare due anni di Serie D..
Di Piazza mi ha cercato, gli ho spiegato che cercavo un socio minoritario e che le decisioni le avrei prese sempre io. Lui ha accettato le mie condizioni e ha versato sei milioni. Finora è andata benissimo. Paparesta? È semplicemente la persona di fiducia di Di Piazza.
Tanti palermitani in squadra è una cosa molto bella. Alcuni come Crivello hanno rinunciato a giocare nei professionisti per tornare a Palermo. Ficarrotta si è dimezzato lo stipendio
contribuendo a pagare la richiesta del Marsala per il cartellino pur di indossare la maglia rosanero”.

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