Trapani Shark, forfait vicino: il duro sfogo del ds D’Orta
La crisi della Trapani Shark entra in una fase sempre più delicata e dai contorni preoccupanti. Dopo la sconfitta casalinga contro Varese, il direttore sportivo Valeriano d’Orta si è presentato in sala stampa per leggere un comunicato ufficiale della società, senza accettare domande, annunciando una decisione clamorosa: il club sta valutando seriamente di non presentarsi alla trasferta di Bologna del 4 gennaio, valida per il 14° turno di campionato.
Trapani Shark, forfait vicino: il duro sfogo del ds D’Orta
Una presa di posizione che nasce da una situazione ormai compromessa sotto diversi aspetti. Trapani sconta già una penalizzazione di 5 punti in classifica e 100 mila euro di multa, conseguenza di varie inadempienze amministrative e della mancanza, da due giornate, del numero minimo di contratti professionistici dopo la partenza di Allen. A complicare ulteriormente il quadro c’è il blocco dei tesseramenti, che impedisce alla società di ufficializzare nuove figure e, soprattutto, di schierare in panchina come capo allenatore Alex Latini, fermato da un lodo pendente.
Nel comunicato, la società parla apertamente di un trattamento persecutorio da parte di Legabasket e Federazione Italiana Pallacanestro, definendo le sanzioni “sproporzionate” e lesive non solo della competitività del club, ma anche dell’equità dell’intero campionato. Trapani rivendica la propria buona fede, sottolinea l’assoluzione federale del presidente Antonini sul fronte dei crediti fiscali e denuncia un doppio standard rispetto a casi passati come Cantù nel 2019 e Brescia nel 2020, quando – secondo il club – la Fip avrebbe favorito soluzioni più flessibili.
Un atto di protesta contro una lega che non sta tutelando i granata
Il clima interno è descritto come tesissimo: molti giocatori avrebbero già manifestato la volontà di lasciare la squadra, mentre l’assenza di dialogo con le istituzioni sportive alimenta un senso di isolamento. La possibile rinuncia alla gara di Bologna viene definita dalla società un atto estremo di protesta, non un capriccio, con l’obiettivo di sollecitare un confronto urgente e ristabilire condizioni di equità e rispetto all’interno del sistema sportivo. Una mossa che, se confermata, rischia di segnare un punto di non ritorno nella stagione della Trapani Shark.
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