Il Mattino – Padova, Barbera indigesto

Il Mattino – Padova, Barbera indigesto

Pressing alto nel finale ma poco concreti. Solo nel finale una punta in più.

Questi i titoli dell’edizione odierna de Il Mattino (ed. Padova).

Gli articoli di Leandro Barsotti e S.V.

Il Padova esce sconfitto dal Renzo Barbera ma lo fa a testa alta, raccogliendo applausi e consensi nonostante l’1-0 finale in favore del Palermo. È questo il senso complessivo della rassegna stampa de Il Mattino di Padova, che sottolinea come la squadra di Andreoletti abbia a lungo tenuto il campo con personalità, organizzazione e coraggio, pagando però la scarsa concretezza sotto porta.

Padova, Barbera indigesto

I biancoscudati hanno interpretato la gara con un atteggiamento propositivo, scegliendo di non chiudersi ma di affrontare il Palermo a viso aperto, anche attraverso un pressing alto che per lunghi tratti ha messo in difficoltà i rosanero. Il Padova ha avuto il controllo del gioco in diverse fasi, soprattutto nel primo tempo, costruendo occasioni importanti con Fusi e Bortolussi, ma trovando sulla propria strada un Joronen attento e reattivo.

La differenza, secondo l’analisi, sta tutta negli episodi e nella qualità offensiva: il Palermo ha sfruttato una delle poche vere occasioni create, trovando il gol decisivo con Pohjanpalo al 38’ grazie a un’azione rapida e verticale. Da lì in poi i siciliani hanno gestito il vantaggio con ordine, mentre il Padova ha continuato a spingere senza però riuscire a trovare il colpo giusto.

Tanto pressing ma poco cinismo

Nella ripresa Andreoletti ha provato a cambiare qualcosa senza stravolgere l’assetto iniziale, mantenendo l’equilibrio tattico e inserendo solo nel finale una punta in più. Il forcing conclusivo ha prodotto pressione e qualche mischia pericolosa, ma non il pareggio, complice ancora una volta la solidità difensiva del Palermo e le parate decisive del suo portiere.

Il giudizio complessivo resta positivo: il Padova dimostra di poter competere anche su campi difficili, ma emerge con chiarezza la necessità di maggiore incisività negli ultimi metri. Una prestazione di spessore, che non porta punti ma rafforza la convinzione di essere sulla strada giusta in ottica salvezza e crescita.

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