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Palermo, niente interdittiva antimafia per la Italo Belga

Italo-Belga interdittiva antimafia

 

Palermo, niente interdittiva antimafia per la Italo Belga

L’attività per la Italo Belga proseguirà regolarmente, infatti la Prefettura ha adottato nei confronti della società un provvedimento di prevenzione collaborativa, come riporta il Giornale di Sicilia.

Palermo, niente interdittiva antimafia per la Italo Belga

La società Italo Belga proseguirà regolarmente la propria attività, e richiama un percorso di rafforzamento dei presidi di legalità con il supporto di esperti nominati dalla stessa Prefettura. Quest’ultima infatti ha adottato nei confronti della società un provvedimento di prevenzione collaborativa ai sensi del Codice antimafia, che non prevede alcuna interdittiva nei confronti della società. 

La nota della Italo Belga

Il comunicato della società recita: “Nessuna interdittiva nei confronti della Mondello Immobiliare Italo Belga. La società proseguirà la propria attività. Il provvedimento prefettizio dà atto dell’occasionalità del pericolo e rileva l’assenza di elementi diretti di controindicazione a carico degli organi di vertice e di gestione aziendale. Già nei mesi scorsi la società ha avviato una revisione interna dei processi di controllo e di gestione dei rapporti con terzi. Al contempo si ritiene che la nostra società possa essere oggetto di un ulteriore percorso di riallineamento ai migliori standard di legalità. Prendiamo atto con rispetto di questa valutazione e ci impegniamo a collaborare in modo pieno e trasparente in ogni fase del percorso, riaffermando la correttezza della nostra gestione e la solidità dei nostri principi. Rimane ferma, la volontà di tutelare fino in fondo la continuità aziendale, i lavoratori e l’indotto economico e turistico legato alle attività svolte a Mondello”. 

Le parole della Responsabile Legalità Azione

Sonia Alfano ha commentato cosi: “La misura di prevenzione collaborativa conferma che esistono criticità tali da richiedere un intervento prefettizio che non può che essere l’interdittiva. Il quadro emerso in questi mesi a carico della Italo Belga non lascia spazio a dubbi e ad interpretazioni. La presenza della famiglia Genova all’interno della stessa società è un evidente dato di fatto confermato dalla Italo Belga. Con questo provvedimento si rischia di far passare un messaggio che vanifica anni di legislazione antimafia e soprattutto il lavoro delle forze dell’ordine. Pur in assenza di un’interdittiva formale, il quadro delineato desta interrogativi seri sulla gestione e sui rapporti della società. Serve una totale assunzione di responsabilità e soprattutto un cambio di metodo immediato. Ogni ambiguità va eliminata con atti concreti, non con formule assolutorie.”

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