Messina e Siracusa: le due facce opposte del calcio siciliano

Messina e Siracusa: le due facce opposte del calcio siciliano

Il calcio siciliano, nel cuore dell’estate 2025, vive un contrasto netto tra rinascita e declino, rappresentato emblematicamente da Siracusa e Messina. Se gli aretusei festeggiano il ritorno tra i professionisti, i peloritani scivolano sempre più verso l’abisso, travolti da una crisi societaria profonda.

Messina, crisi preannunciata

Il Messina è al centro di un crollo strutturale che sembra inarrestabile. Una situazione già preannunciata da annate deludenti sotto il piano sportivo, contornate da una sempre più crescente crisi societaria che non hanno fatto altro che far pensare nelle peggiori ipotesi ad un possibile spettro fallimento; dopo la retrocessione in Serie D, la società è apparsa più che mai smarrita, con una dirigenza instabile, gravi difficoltà economiche e una tifoseria abbandonata a sé stessa. Stando a quanto riferito da La Repubblica, i peloritani avrebbero deciso di rinunciare al turno preliminare di Coppa Italia di Serie D in programma domenica contro la Vigor Lamezia, con il concreto rischio di perdere a tavolino. Una decisione che simboleggia l’attuale caos gestionale e getta un’ombra sempre più cupa sul futuro del club. Il futuro del calcio a Messina sembra essere purtroppo segnato.

La situazione in casa Siracusa

A Siracusa, invece, il vento tira diversamente: il ritorno in Serie C, dopo una stagione entusiasmante chiusa in testa al Girone I con 78 punti, ha riportato entusiasmo tra i tifosi e credibilità alla dirigenza. Il presidente Ricci e il tecnico Turati stanno lavorando per allestire una squadra competitiva, pur dovendo fronteggiare l’adeguamento dello stadio De Simone e le sfide della nuova categoria.

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