Frosinone, Stirpe: “Salvezza? Raggiunta sul campo, non a tavolino”
Stirpe, il presidente del Frosinone, torna a parlare del caos playout e delle ultime vicende che hanno visto coinvolta la Serie B. Il Frosinone, infatti, che doveva disputare i playout, si è salvato in seguito all’esclusione del Brescia e alla modifica della classifica. Ecco di seguito le sue parole sull’intera vicenda e sulla stagione del Frosinone.
Le parole di Stirpe, sulla situazione del Frosinone
“Oggi devo fare pubblicamente un plauso sia alla FIGC che alla Lega: mai come in questo caso, la giustizia è stata tempestiva, mai come in questa occasione. La sequenza degli accadimenti è tale per cui nulla si può eccepire da un punto di vista procedurale per quanto riguarda l’operato della Covisoc, della FIGC e della Lega. Una volta tanto che la giustizia riesce ad arrivare prima e ad esprimere una sentenza giusta, prima che si verifichino eventi inutili…”.
Sui playout che il Frosinone doveva disputare ha aggiunto: “La disputa dei playout sarebbe stata inutile, perché il Frosinone avrebbe rivendicato le sue ragioni in tutte le sedi e tutti gli avrebbero dato ragione. Forse qualcuno pensava di trarre qualche profitto da questo tipo di situazione. Parliamo sempre di una giustizia che non funziona in Italia, in questo caso la giustizia sportiva ha lavorato alla perfezione e ha fatto ciò che doveva fare”.
L’opinione di Stirpe sulla stagione
“Noi non siamo stati fortunati: abbiamo rispettato le regole. Se ci troviamo qui, è perché abbiamo rispettato le regole: questo non vuol dire che siamo stati fortunati! Dal punto di vista morale, etico e operativo siamo migliori di quelli che alla fine si trovano in una situazione di difficoltà, che io non auguro a nessuno e non auspico a nessuno. Parlare di fortuna in questo caso significa non avere chiari i valori della vita: se non si rispettano le regole, è giusto che non si vada avanti”.
“Il Frosinone è stato perfettamente aderente e coerente. Se si fosse saputo prima, saremmo stati in una situazione psicologica diversa e avremmo raggiunto il risultato prima. Io non avevo nessuna paura dei playout: la squadra stava bene, moralmente eravamo a posto, forse qualche d’un altro avrebbe avuto dei problemi. Qualcuno pensava che fosse un vantaggio giocare contro il Frosinone: la cosa mi fa ridere, non avremmo avuto paura di fare qualunque cosa fosse stato lecito fare. E non avevamo paura di giocare il playout. L’obiettivo minimo era non fare disastri: l’obiettivo è stato raggiunto, sul campo. Abbiamo raggiunto questo risultato SUL CAMPO, non a tavolino. A tavolino esiste solo chi rispetta le regole e chi non rispetta le regole. Rispedisco al mittente ciò. Il risultato l’abbiamo raggiunto sul campo: in maniera faticosa, ma l’abbiamo raggiunto.”
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