Champions, tafferugli a Parigi dopo la finale: due morti

Champions, tafferugli a Parigi dopo la finale: due morti

Parigi è stata teatro di gravi disordini nella notte successiva alla finale di Champions League, che ha visto il Paris Saint-Germain trionfare sull’Inter a Monaco di Baviera. Quella che avrebbe dovuto essere una serata di celebrazioni si è trasformata in un incubo fatto di violenza, caos e sangue.

Champions League, tafferugli a Parigi dopo la finale: due morti

Secondo quanto comunicato dalle autorità, almeno due persone hanno perso la vita in circostanze tragiche. Un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato a morte a Dax, nel sud-ovest della Francia, durante i festeggiamenti. A Parigi, invece, una donna è morta in ospedale dopo essere stata investita da un’automobile mentre si trovava a bordo di uno scooter, nel XV arrondissement. Le autorità stanno ancora indagando sulle dinamiche dell’incidente, ma secondo le prime ricostruzioni potrebbe trattarsi di un atto deliberato o comunque collegato agli scontri in corso.

Bilancio allarmante

Sul fronte dell’ordine pubblico, il bilancio è altrettanto allarmante: 559 persone sono state fermate durante la notte, di cui ben 491 nella sola area di Parigi. Il ministero dell’Interno ha reso noto che 320 di questi fermi sono stati convertiti in arresti formali. Le forze dell’ordine hanno affrontato ore di tensioni con gruppi di tifosi e facinorosi che hanno dato vita a scene di guerriglia urbana: auto incendiate, vetrine spaccate, saccheggi e scontri diretti con la polizia.

Le autorità avevano rafforzato la presenza delle forze di sicurezza in città in vista della partita, ma ciò non è bastato a contenere la violenza scatenatasi dopo il fischio finale. Il ministro dell’Interno Darmanin ha espresso “ferma condanna” per quanto accaduto, definendo “intollerabile” che eventi sportivi si trasformino in momenti di violenza incontrollata. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha invitato alla calma. L’inchiesta è in corso e le autorità promettono tolleranza zero verso i responsabili delle violenze.

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