Questa sera, come ogni Lunedì, è andata in onda la trasmissione “Diretta Stadio” sul canale 78 del digitale terrestre. Ospite telefonico d’occasione è stato il presidente del Palermo Alessandro Albanese, che ha parlato in merito alla disputa dei playout, ufficializzata nel pomeriggio e, ovviamente, dei possibili scenari di giorno 29, data nella quale le sorti del Palermo Calcio potrebbero essere definitive; ecco le sue principali dichiarazioni:

Sul caso playout: “Il collegio di garanzia ha dato un parere chiaro. Questo ci fa ben sperare nel caso in cui si risolva la questione in questo senso. Adesso aspettiamo la nostra sentenza e vedremo”

A quanto ammonta il passivo della società? Come si potrà far fronte?
“Noi ci aspettiamo un verdetto e partiamo dall’ipotesi che questo sia assolutorio e che quindi giocheremo i playoff, nel caso contrario prenderemo provvedimenti a seconda di quale sarà la categoria dove giocheremo. Questa squadra è forte con degli ingaggi abbastanza elevati, una 20 di milioni almeno. Ovviamente ci sono le passività accollate che prima erano di 40milini e ora sono un po’ di meno, tutto dipenderà dal poi piano aziendale della società, si sta attuando un piano di ristrutturazione aziendale. Non dimentichiamo che sono stati fatti due primi versamenti per pagare gli stipendi dei giocatori, a marzo e febbraio. Quindi adesso il passivo è un po’ minore, poi la proprietà ha messo i suoi uomini migliori e ha cominciato a pagare la varie transazioni. É una sorta di accordo consensuale che deve essere trovato per il bene di tutti, per il bene della società”

Sulla disputa dei playoff prima che si risolva la questione?
“Io sono un tifoso, c’è stata una tempestività di applicazione delle regole e non lo dico io ma anche il presidente della FIGC Gravina. Si sarebbe dovuto attendere, anche se la decisione sarebbe andata a discapito del Palermo, che ha molti nazionali. Ma aspettiamo comunque giorno 29. Gli avvocati faranno di tutto per consentire al Palermo di disputare i playoff, perché non lo dimentichiamo, questo sport è meraviglioso quando si gioca, non quando non si gioca. Ci attendiamo i verdetti e guardiamo al gioco del calcio, senza dimenticare che è un gioco fatto di passione. Se è possibile giocare i playoff? Se c’è un verdetto a nostro favore, allora si deve rifare tutto e non dimentichiamo che i nostri avvocati chiederanno completa assoluzione. A questo punto può succedere di tutto. I giudici non siamo noi, non sono io, noi ci aspettiamo il verdetto che ci consente di dire che siamo nel giusto, poi non lo so”.

Covisoc oggi allo stadio? Sono venuti, era una visita programmata da tanto tempo, hanno avuto un atteggiamento normale, noi abbiamo dato loro quello che hanno chiesto. Non dimentichiamo che negli ultimi 4 anni il Palermo si è sempre iscritto regolarmente. Dovremmo partire da questo dato importante. Quello che aggiungo è che vorremmo che si applicasse il giudizio sul criterio dell’equità, ci appelliamo a questo”.

Altri casiIl Chievo l’anno scorso è rimasto in seria A. Non metto in discussione la competenza dei giudici, ma chiedo solo equità, solo questo. In caso di serie C patto con i giocatori per la permanenza? Mah, intanto non dimentichiamo la struttura finanziaria della Juventus, loro sono retrocessi per tutt’altra questione. Io non voglio parlare di serie C, permettetemi di non parlarne, anche per scaramanzia. Non sono uno sportivo, sono un tifoso, conta il risultato per me”

”Il Palermo non poteva ricorrere al Tar, come hanno detto i nostri giudici. Dobbiamo assolutamente essere fiduciosi. Se non saranno playoff, si ricorerrà al Tar? Sicuramente c’è qualcuno che meglio di me fa il mestiere di un avvocato. Non posso essere un presidente che si occupa di queste cose, così come non potrei mai schierare una formazione. Se vogliamo che la società funzioni bisogna rispettare i ruoli. Questa domanda va posta ai nostri avvocati”.

Se saranno playoff e si giocheranno senza i nazionali? ”Si è vero, ma non dimentichiamo che siamo stati capaci di disputare partite e vincerle, anche senza i nazionali. Con la spinta del pubblico, del nostro pubblico, tutto è possibile per chiunque”.

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