Arkus Network, il fondo che da poco tempo ha sottoscritto un accordo con la società di Viale del Fante, era stato accusato di essere, nella persona di Stefano Pistilli, molto vicino ad ideologie neonaziste. Oggi, attraverso un comunicato, Arkus risponde alle critiche; di seguito il comunicato:

 

“Con riferimento a talune notizie di stampa, recentemente riportate dal Giornale di Sicilia e più volte riprese da altre testate giornalistiche ed agenzie di stampa, che asseritamente traggono origine dalle dichiarazioni pubblicamente rese da alcuni consiglieri comunali, si precisa e puntualizza che l’asserita riconducibilità di questo gruppo imprenditoriale a componenti di matrice xenofoba è destituita di ogni fondamento, e non trova alcun riscontro nei pubblici registri e men che meno nel dna personale e culturale dei suoi esponenti.

 

In ragione di ciò, il sig. Stefano Pistilli, nostro apprezzato e stimato professionista in quanto anche cittadino inglese, è il director della società di diritto britannico Gepro Investments Partners Ltd., detenendo nella medesima società e per ragioni strettamente al suo incarico, una minima quota di partecipazione di capitale, che non gli consente in nessun modo di esercitare alcun potere di influenza, sulla società medesima, sulle sue scelte e linee di indirizzo, per fatti e/o circostanze eventualmente dipendenti da opinioni ed orientamenti personali e che, in quanto tali, appartengono alla legittima sfera di ciascun individuo, i cui diritti in uno stato democratico sono garantiti da norme istituzionali che consentono la libertà di pensiero ed espressione. 

 

Ciò doverosamente precisato, non ci esimiamo, tuttavia, dall’esprimere il nostro più vivo rammarico per le assunzioni espresse dai suddetti esponenti del consiglio comunale che si sono avventurati, in assenza dei riscontri oggettivi, a divulgare una cd. “fake news” sul nostro conto, così gettando gratuito discredito su un ambizioso progetto imprenditoriale e sugli imprenditori medesimi che si apprestano a garantire la sopravvivenza del blasonato Palermo Calcio e rilanciarne le sorti e l’immagine del club e della sua città, al fine di arrecare un benessere collettivo. 

 

Confidiamo, pertanto, che i suddetti consiglieri comunali, vogliano rettificare quanto asserito con la stessa immediatezza di comunicazione. In assenza di ciò, ci riserviamo la tutela del nostro diritto di immagine e del buon nome personale nelle più opportune sedi, non temendo di essere sconfessati in alcun modo”.

 

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