Palermo, centrocampo che vacilla e gioco poco fluido
Palermo-Benevento, giocata il 22 aprile allo stadio Renzo Barbera ha confermato l’andamento della squadra di Eugenio Corini. Nuovo pareggio per i rosanero, ennesima partita in cui non si riesce a conquistare i tre punti. Un match particolare, nel quale il Palermo non è riuscito a mantenere il vantaggio e dopo il pari non ha saputo riprendere le redini della gara.
Diversi gli elementi che non hanno convinto nella prestazione dei rosanero, ma forse quello che colpisce maggiormente è il centrocampo. Un reparto che nelle ultime gare ha avuto difficoltà a costruire il gioco e nel match contro le ‘Streghe’ è stata riconosciuta dallo stesso Corini. Il mister del Palermo ha parlato di un gioco poco fluido, tanto da provare a recuperare in corso d’opera sostituendo il titolare Valerio Verre con Samuele Damiani, e successivamente Claudio Gomes con Jacopo Segre. Ma i cambi non hanno portato al risultato sperato.
Il centrocampo del Palermo vacilla
Il centrocampo è proprio il reparto sul quale il Palermo ha investito maggiormente, sia in estate con l’acquisto di Leo Stulac e Jacopo Segre, ma soprattutto a gennaio con l’arrivo di Valerio Verre. Nella stessa filosofia di gioco di Corini, è un reparto fondamentale e sul quale il mister punta molto. Da qualche gara, però, la macchina rosanero si è ingolfata e alcuni giocatori non riescono a rendere al meglio. Tra questi Claudio Gomes, che da qualche gara sta dimostrando delle difficoltà sia nello sviluppo del gioco, che nell’uno contro uno.
Valerio Verre, che ieri è andato a sostegno delle due punte, non è riuscito a convincere e far girare palla. Il movimento nella mediana ha subito una variazione con l’ingresso di Samuele Damiani e Jacopo Segre, che hanno dato maggior spinta e velocità all’azione del Palermo, ed è proprio il numero 8 ad andare vicino sul finale al gol del raddoppio.
Il gioco del Palermo, dunque, ad oggi non ha una reale entità e viene a mancare proprio nel nucleo principale: il centrocampo. Idee confuse per i rosanero, che si concentrano principalmente sul gioco aereo a discapito della fluidità. Tocca dunque a Corini trovare nuovamente la quadra in mezzo al campo, dove i giocatori sembrano aver perso la bussola.
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Il centro campo è al 90 per cento superato dai lunghi rinvii del nostro portiere. Per cui anche se fosse in grado di costruire gioco, la palla viene donata quasi sempre alla difesa avversaria