Palermo Boscaglia

Sono passate appena due giornate di campionato e la panchina del Foggia già scotta, con l’allenatore Roberto Boscaglia fortemente in bilico. Sembrava poter essere l’inizio di una rinascita per il gelese reduce dalla più che dimenticabile esperienza alla guida del Palermo, ma sino ad ora non è stato così.

Solamente due partite di campionato sembrano essere bastate per lasciare appeso ad un filo il futuro del mister, che molto probabilmente si deciderà se non subito, dopo l’esito della prossima partita con la Virtus Francavilla. Ma cosa è successo per arrivare ad una possibile decisione drastica? 0 punti raccolti, 6 gol subiti ed uno solo fatto, disfatta in casa contro il Latina per 1-3, e sconfitta esterna nel monday night di ieri contro il Picerno: un sonoro 3-0. Numeri che sicuramente non lasciano ben sperare tifoseria e dirigenza foggiana; ma dopo un avvio del genere, come si può rimanere ottimisti?

Boscaglia e la breve esperienza a Palermo

Ritornato in terra sicula dopo aver viaggiato in giro per il nord Italia, tra Brescia, Novara e Chiavari lasciando anche ottimi ricordi (indimenticabile per la Virtus Entella la promozione in B nel 2018/19), è arrivato a Palermo con un obiettivo chiaro: portare i rosanero in cadetteria. Da un allenatore navigato ed in grado di regalare grandi soddisfazioni alle proprie tifoserie oltre che società, ci si aspettavano di certo risultati migliori. Con il club di Viale del Fante non ha mai dato l’impressione di poter garantire sicurezze sia sul piano del gioco che dei risultati. Dalla data del suo arrivo, fino al 27 febbraio 2021, l’allenatore ex Trapani ha raccolto 8 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte: un andamento claudicante e non di certo da promozione, in grado di costargli un esonero a favore dell’arrivo del suo vice Filippi.

Dopo essere rimasto fermo per più di un anno sembrava poter ripartire con grandi risultati e ambizioni con un Foggia rimodernato e già rilavorato lo scorso anno da Zeman, ma sin qui non è stato così. Diverse le cessioni importanti (Curcio e Merola), ma altrettanto importanti gli arrivi (Schenetti e Odjer dal Palermo tra tutti). Vedremo dunque quale sarà il futuro di Boscaglia. La panchina, intanto, non è più al sicuro.

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