Via al campionato di serie D.
L’articolo di Fabio Tartamella su Repubblica sottolinea come il tifo granata sia ritornato: 60 posti disponibili nel settore ospiti e venduti in un battibaleno. Un segnale, piccolo ma importante, del ritorno sul campo del Trapani.
A prescindere dalla categoria e dalla possibilità di disputare un campionato di vertice.
Sarà la gara esterna contro il Sant’Agata di Militello, domani alle ore 15 a sancire il ritorno del Trapani in campo dopo un anno di assenza. Non mancano di certo le incognite intorno a quella società che lo scorso anno faceva capo al Dattilo.
Bisognerà comprendere la caratura tecnica, a cominciare dall’allenatore Ivan Moschella, alla prima esperienza da capo allenatore, sin poi a testare i giocatori, tanti di categoria insieme ai giovani.
L’alone che riguarda la società non è ancora definito come quello che fa capo a un direttore sportivo come Antonello Laneri, che ha agito sul mercato ma il cui ingaggio non è ancora stato ufficializzato.
Si sa nelle ripartenze, è tutto da scoprire, a partire dai nomi dei giocatori, ma uno è di sicuro noto, quello di Luca Pagliarulo, al dodicesimo anno in questa città: è il garante della serietà del gruppo e della disponibilità dello stesso.
In un girone in cui le vere favorite sono Cavese e Lamezia, il Trapani rappresenta la mina vagante, come dichiarato dallo stesso allenatore:
“Siamo una mina vagante. Noi stessi siamo curiosi di scoprire quali siano le nostre potenzialità e quali obiettivi realisticamente sia giusto puntare“.
Forse le amichevoli affrontate contro avversarie di categorie inferiori non hanno reso l’idea del reale valore della squadra, né nessuna certezza dato che il Trapani ha sempre cambiato modulo.
Il tecnico promette che proverà a costruire una squadra da combattimento, capace di essere sempre propositiva. “Questo è il nostro intendimento – dice – ma poi va sempre ricordato che ci sono gli avversari, che spesso ti mettono in difficoltà“.
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