Gino Strada, sempre con gli ultimi
Morto all’improvviso a 73 anni il fondatore di “Emergency ”.
Un’intera vita spesa generosamente per combattere contro ogni guerra, accogliere e curare ogni ferito, senza alcuna distinzione. Inviso alla politica, molto amato dalla gente.
Il nostro tributo ad un grande medico e una grande persona, mai allineato.
Attraverso alcuni titoli e passaggi del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, vogliamo ricordare Gino Strada, fondatore di Emergency, morto improvvisamente all’età di 73 anni. Lo ricorda, lo stima e lo piange un mondo intero. C’è chi considera la professione del medico un mezzo per fare denaro… lui semplicemente per fare quello che era giusto.
Addio a Gino Strada, eroe contro le guerre.
Grazie agli ospedali aperti in tutto il mondo sono state curate milioni di persone: «Assistere i feriti non è né generoso né misericordioso, é semplicemente giusto». Mattarella: «Ha portato la vita fra l’orrore»
Palermo gli diede la cittadinanza onoraria. La Calabria perse l’occasione di averlo come commissario alla sanità.
La figlia Cecilia: stavo salvando vite come m’aveva insegnato lui
. «Ha creduto in un mondo migliore e l’ha reso possibile», scrive Vasco Rossi.
«È morto felice» racconta la presidente di Emergency Rossella Miglio sottolineando che aveva qualche piccolo problema di cuore ma nulla che potesse far pensare ad una scomparsa così improvvisa. «Nessuno se l’aspettava. È una perdita enorme per il mondo intero, ha fatto di tutto per renderlo migliore».
Cittadino di Palermo …
Dal 2014 Gino Strada era cittadino onorario di Palermo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando gli aveva conferito la cittadinanza onoraria e lui aveva detto: «Palermo è una delle città più multiculturali del mondo ed è un onore per me essere cittadino palermitano. Spero di poter viver qui. Ma ha un retrogusto di amarezza perché Emergency presta soccorso nei paesi di guerra».
Le parole del sindaco Orlando: «l’esperienza di Gino Strada è una lezione per tutti ed un monito agli Stati troppo spesso disattenti o anche ostili a fasce sociali e persone in precarie condizioni ed esposte a sofferenze e morte»
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