Era un fresco sabato sera primaverile e al Renzo Barbera quasi 30mila persone infuocavano l’aria sotto Monte Pellegrino, non era una partita dal grande blasone ma per il Palermo di Delio Rossi in quella stagione ogni punto pesava come un macigno nella corsa verso la Champions League.

La corsa alla qualificazione per i preliminari della competizione calcistica più bella del mondo (tra le squadre di club si intende) avanzava di settimana in settimana contro la Sampdoria dei terribili Pazzini e Cassano autori di una stagione da top player assoluti.

La partita dei rosanero contro il Bologna si sbloccò con gol di Fabrizio Miccoli che infilava Viviano dopo soli 10 minuti di gioco, Adailton pensò a pareggiare i conti su calcio di punizione contro un non totalmente incolpevole Salvatore Sirigu. A pochi istanti dalla fine della prima frazione di gioco però Miccoli concesse il bis su calcio di rigore chiudendo sul 2 a 1 dopo quarantacinque primi.

Lo stadio stracolmo diede sicuramente ai giocatori la spinta, la pressione positiva e la fame per immedesimarsi in una gara che sulla carta si disputava tra due squadre dalle ambizioni e dalle potenzialità diverse, ma il Palermo come tutti ricordiamo fu solito alternare ottime prestazioni a cadute inaspettate contro squadre inferiori. Per questo la partita contro il Bologna aveva un peso specifico elevatissimo, dove non andava sbagliato nulla per confermare che i rosa poteva stare tra le grandi della Serie A.

La conferma arrivò nel secondo tempo, dove il Palermo riuscì a soffrire senza subire il pareggio dei rossoblu fino al minuto 79 dove ancora lui, Fabrizio Miccoli, su assist al bacio di Fabio Liverani fece tripletta facendo “esplodere” lo stadio.

Con il finale risultato di 3-1 Palermo e il Palermo si confermarono una grande piazza con una grande squadra, un mix perfetto di esperienza (Miccoli, Liverani, Migliaccio) e freschezza e fantasia (Pastore, Hernandez, Sirigu).

Questa la fascia da capitano personalizzata di Miccoli:

Ecco il video di quella fantastica serata, da guardare e riguardare l’uno due tra Pastore ed Hernandez con un “quasi gol” dell’argentino che avrebbe fatto crollare gli spalti:

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